Matrice simplettica: differenze tra le versioni

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In [[matematica]], una '''matrice simplettica''' è una [[matrice (matematica)|matrice]] <math>M</math> di dimensione <math>2n \times 2n</math> (i cui elementi sono tipicamente [[numero reale|reali]] o [[numero complesso|complessi]]) che soddisfa la condizione:
 
:<math>M^T \Omega MJM = \OmegaJ</math>
 
dove <math>M^T</math> indica la [[matrice trasposta]] di <math>M</math> e <math>\OmegaJ</math> è la [[matrice antisimmetrica]] <math>2n \times 2n</math>:
 
:<math>\OmegaJ =
\begin{bmatrix}
0 & I_n \\
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\end{bmatrix}</math>
 
Qui <math>I_n</math> è la [[matrice identità]] <math>n \times n</math>. Si noti che <math>\OmegaJ</math> ha [[determinante]] <math>+1</math> ed elevata al quadrato è l'opposto della matrice identità: <math>QJ^2 = -I_{2n}</math>
 
Alcuni autori preferiscono usare una <math>\OmegaJ</math> differente per la definizione delle matrici simplettiche. L'unica proprietà essenziale è che Ω<math>J</math> sia una matrice antisimmetrica [[matrice non singolare|non singolare]]. L'alternativa più comune è la forma a [[matrice a blocchi|blocchi diagonali]]:
 
:<math>\OmegaJ = \begin{bmatrix}
\begin{matrix}0 & 1\\ -1 & 0\end{matrix} & & 0 \\
& \ddots & \\
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\end{bmatrix}</math>
 
Si noti che questa scelta si differenzia dalla precedente per una [[permutazione]] dei vettori della base. Infatti, ogni scelta di <math>\OmegaJ</math> può essere portata in una delle due forme precedenti con una differente scelta della base. VediVedere la formulazione astratta più avanti nella sezione delle trasformazioni simplettiche.
 
==Proprietà==
Ogni matrice simplettica ha un'[[matrice inversa|inversa]] data da:
 
:<math>M^{-1} = \OmegaJ^{-1} M^T \OmegaJ</math>
 
Inoltre, il [[moltiplicazione di matrici|prodotto]] di due matrici simplettiche è ancora una matrice simplettica. Questo fatto attribuisce all'insieme di tutte le matrici simplettiche la struttura di [[gruppo (matematica)|gruppo]]. Esiste una struttura naturale di [[varietà differenziabile|varietà]] su questo gruppo che produce un [[gruppo di Lie]] (reale o complesso) chiamato [[gruppo simplettico]]. Il gruppo simplettico ha dimensione <math>n (2n +1)</math>.
 
Usando il [[teorema di Binet]], segue immediatamente dalla definizione che il [[determinante]] di ogni matrice simplettica è ±<math>\pm 1</math>; più precisamente, si dimostra che vale <math>1</math> attraverso l'uso del [[pfaffiano]] e dell'identità:
 
:<math>\mbox{Pf}(M^T \Omega MJM) = \det(M)\mbox{Pf}(\OmegaJ)</math>
 
Poiché <math>M^T \Omega MJM = \OmegaJ</math> e <math>\mbox{Pf}(\OmegaJ) \neq 0</math> si ha che <math>\det(M) = 1</math>.
 
Sia <math>M</math> una [[matrice a blocchi]] <math>2n \times 2n</math> data da:
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==Trasformazioni simplettiche==
Nella formulazione astratta dell'[[algebra lineare]], le matrici sono sostituite da [[trasformazione lineare|trasformazioni lineari]] di [[spazio vettoriale|spazi vettoriali]] a dimensioni finite. L'analogo astratto di una matrice simplettica è una ''trasformazione simplettica'' di uno [[spazio vettoriale simplettico]]. In breve, uno spazio vettoriale simplettico è uno spazio vettoriale 2''n''<math>2n</math>-dimensionale <math>V</math> dotato di una [[forma bilineare antisimmetrica]] [[forma bilineare|non degenere]] <math>\omega</math>.
 
Una trasformazione simplettica è quindi una trasformazione lineare <math>f : V \to V</math> che preserva <math>\omega</math>, cioè:
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:<math>\omega(f(x), f(y)) = \omega(x, y)</math>
 
Fissando una [[base (algebra lineare)|base]] per <math>V</math>, <math>\omega</math> può essere scritta come una matrice <math>\OmegaJ</math> e <math>f</math> come una matrice <math>M</math>. La condizione che <math>f</math> sia una trasformazione simplettica è proprio che <math>M</math> sia una matrice simplettica:
 
:<math>M^T \Omega MJM = \OmegaJ</math>
 
Effettuando un [[cambio di base]], rappresentato da una matrice <math>A</math>, si ha:
 
:<math>\OmegaJ \mapsto A^T \Omega AJA \qquad M \mapsto A^{-1} M A.</math>
 
Si può sempre portare <math>\OmegaJ</math> in una delle due forme standard date nell'introduzione con una scelta opportuna di <math>A</math>.
 
== Bibliografia ==