Canale di Suez: differenze tra le versioni

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La crisi si concluse quando l'Unione Sovietica minacciò di intervenire al fianco dell'Egitto e gli Stati Uniti, tramite l'ONU, temendo l'allargamento del conflitto, costrinsero dal dicembre 1956 al marzo 1957 britannici, francesi ed israeliani al ritiro. La transizione fu gestita dalla [[UNEF|Forza di emergenza delle Nazioni Unite]], prima missione di [[peacekeeping]] dei caschi blu.
====Dalla guerra dei sei giorni====
Durante la [[Guerra dei sei giorni]] del 1967 le forze israeliane hanno occupato la [[penisola del Sinai]], tra cui l'intera sponda orientale del Canale di Suez. Non volendo permettere agli israeliani di utilizzare il canale, l'Egitto immediatamente ha imposto un blocco che ha chiuso il canale fino al 5 giugno 1975. Come risultato 15 navi da carico, la cosiddetta "''Yellow Fleet''", rimasero intrappolate nel canale per oltre otto anni.
 
Il mandato dell'UNEF è scaduto nel 1979. Una nuova forza di osservatori è giunta nel Sinai [[Multinational Force and Observers]] (dove sono presenti anche militari italiani), di stanza dal 1982, per un graduale ritiro israeliano.
 
=== Raddoppio del canale di Suez ===