Il ritorno di don Camillo: differenze tra le versioni

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[[File:Il ritorno di don Camillo.jpg|thumb|left|Uno dei tanti faccia a faccia tra Don Camillo e Peppone]]
[[File:Il ritorno di don Camillo - Fernandel col Cristo.jpg|thumb|left|Don Camillo col Cristo]]
[[File:BruscosmilzopepponeIl ritorno di don Camillo(2).jpg|thumb|left|Peppone ([[Ginocon Cervi]])un contovagliolo Smilzocol ([[MarcoFalce Tullie martello|simbolo]]) Brusco ([[Saro Urzìcomunismo|comunista]]) in una scena.]]
[[File:Bruscosmilzopeppone.jpg|thumb|left|Peppone ([[Gino Cervi]]) con Smilzo ([[Marco Tulli]]) Brusco ([[Saro Urzì]]) in una scena]]
La storia continua con le avventure di [[don Camillo]], sollevato dall'incarico di parroco del suo paesino per punizione, cui si aggiunge il viaggio forzato nella remota parrocchia di [[Montenara]], sperduta tra i monti. Qui, in un ambiente freddo, svolge il suo ministero nel luogo frequentato dalla sola perpetua. Nel frattempo nel paese di Don Camillo, [[Peppone]] si ritrova ad affrontare molti problemi e non ha neanche l'aiuto del nuovo parroco. Solo il ritorno di don Camillo porrà fine alle dispute che coinvolgono anche un proprietario terriero (Cagnola), che non voleva cedere parte delle sue terre per costruire un argine sul Po, per prevenire alluvioni, e che, in un alterco, ferisce il compagno detto "il nero", credendo di averlo addirittura ucciso e viene ferito a sua volta da Peppone, che anch'esso teme di averlo ammazzato. Entrambi per avere un alibi si rivolgono a Don Camillo nel suo esilio a Montenara.