Operazione Torch: differenze tra le versioni

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{{vedi anche|Campagna del Nordafrica|Secondo fronte}}
Nella seconda metà del 1941 [[Winston Churchill]] aveva deciso di intensificare l'impegno bellico nel [[Mar Mediterraneo]] per provocare una rapido crollo dell'[[Italia]], la potenza più debole dell'[[Potenze dell'Asse|Asse]]; il Primo Ministro aveva pianificato insieme ai suoi generali un intervento dell'[[British Army|esercito britannico]] nel Nordafrica francese anche senza il consenso del [[Regime di Vichy]] per concorrere, in connessione con l'offensiva in preparazione in [[Libia]] ([[operazione Crusader]]), alla sconfitta dell'esercito italo-tedesco del generale [[Erwin Rommel]] e occupare l'intera costa nordafricana. I programmi dello Stato maggiore Imperiale prevedevano quindi un'[[operazione Acrobat]] che, dopo la riuscita dell'operazione Crusader, avrebbe dovuto portare l'armata britannica del generale [[Claude Auchinleck]] fino a [[Tripoli]], mentre il corpo di spedizione preparato in [[Gran Bretagna]] con due divisioni di [[fanteria]] e una divisione [[Truppe corazzate|corazzata]], avrebbe effettuato gli sbarchi in [[Algeria]] e [[Marocco]], la cosiddetta [[operazione Gymnast]]<ref>E. Bauer, ''Storia controversa della seconda guerra mondiale'', vol. III, pp. 286-287.</ref>.
 
Ciò venne discusso anche con [[Iosif Stalin]] durante l'[[operazione Bracelet]], dove per non fare una figuraccia, Churchill gli descrisse cosa stavano preparando: l'operazione Torch.<ref name=Kitchen>{{en}} Martin Kitchen, ''[https://books.google.it/books?id=AnmwCwAAQBAJ&pg=PA286&lpg=PA286&dq=bracelet+1942&source=bl&ots=cAyNW3olpQ&sig=i3qmD2SsSS6ssG3Z7_-tU0h0Xm8&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwio2rG07efSAhXsLcAKHWraBU8Q6AEIaDAO#v=onepage&q=bracelet&f=false British Policy Towards the Soviet Union during the Second World War]'', Springer, 18 giu 1986 - 309 pagine</ref>
 
Dopo l'entrata in guerra degli [[Stati Uniti]] a seguito dell'[[attacco di Pearl Harbor|attacco giapponese a Pearl Harbor]] il 7 dicembre 1941, Churchill si affrettò a recarsi a [[Washington]] per incontrare il presidente [[Franklin Roosevelt]] e coordinare la pianificazione degli stati maggiori anglo-sassoni. Dopo una serie di colloqui approfonditi tra i dirigenti politico-militari delle due nazioni il 12 gennaio 1942 venne concordato che l'[[United States Army|esercito americano]], in fase di forte espansione numerica e organizzativa, avrebbe partecipato all'invasione del Nordafrica francese. Le notizie del fronte libico apparivano buone dopo il successo dell'operazione Crusader e la ritirata italo-tedesca dalla [[Cirenaica]], e gli "Stati maggiori combinati" programmarono lo sbarco in Algeria e Marocco per il 15 aprile 1942; l'invasione, ridenominata [[operazione Super-Gymnast]], prevedeva il concorso di tre divisioni britanniche e tre divisioni statunitensi<ref>E. Bauer, ''Storia controversa della seconda guerra mondiale'', vol. IV, pp. 32-33.</ref>.