Accademia di belle arti di Siena: differenze tra le versioni

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L''''Accademia di belle arti di Siena''' è una scuola universitaria privata per la formazione [[artistica]]. Fondata come Regio [[Istituto di Belle Arti]] in Siena nel 1816 su iniziativa di [[Giovanni Bianchi]], riconosciuta e finanziata dal [[Granducato di Toscana]], nel 1846 passò al comune di Siena e poi alla [[Provincia di Siena]] del [[1864]]. Negli [[anni 1930|anni trenta]] [[Cesare Brandi]], [[storico dell'arte]] senese, ebbe l'incarico di catalogare le opere in essa custodite, che vennero poi trasferiti a [[palazzo Buonsignori]], attuale sede della [[Pinacoteca Nazionale (Siena)|Pinacoteca Nazionale]].
 
L’Accademia di Belle Arti, più precisamente, il Regio Istituto di Belle Arti nel 1932 mediante un decreto ministeriale assunse il nome di Istituto Provinciale d’Arte di Siena, cui direttore fu l’architetto futurista [[Virgilio Marchi]]. Nel 1959 l’Istituto mutò nuovamente denominazione in Istituto Statale d’Arte “Duccio di Buoninsegna”, sotto la direzione dell’architetto [[Primo Giusti]]. Da allora, alla presidenza e direzione dell'istituto si susseguirono personalità quali [[Enzo Carli]], [[Otello Chiti]] e [[Plinio Tammaro]]. Infine, con l'entrata in vigore della [[riforma Gelmini]], dal 2010 l'istituto divienedivenne un [[Liceo artistico]]<ref>{{cita web|url=http://liceoartisticosiena.it/la-storia/|titolo=Istituto Statale d’Arte “Duccio di Buoninsegna”- LA STORIA|accesso=21 aprile 2017}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.piccolominisiena.it/index.html|titolo=Istituto d'Istruzione Superiore
"E. S. Piccolomini" Siena|accesso=21 aprile 2017}}</ref>.