Truppe ausiliarie dell'esercito romano: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
fix
Riga 112:
{{Vedi anche|Cohors equitata}}
 
Le coorti miste o ''[[coorte equitata|equitatae]]'', erano anch'esse inizialmente solo ''quingenarie''. Di loro abbiamo notizia fin dal principato di [[Augusto]], da un'iscrizione rinvenuta a [[Venafro]] nel [[Sannio]].<ref>{{CIL|10|4862}}.</ref> Si caratterizzavano dalle normali coorti ausiliarie per essere unità militari miste. Erano formate da 6 centurie di 80 fanti ciascuna<ref name="Igino27">[[Pseudo Igino]], ''[[De Munitionibus Castrorum]]'', 27.</ref> (secondo [[Giuseppe Flavio]] da 6 centurie di 100 fanti<ref>[[Giuseppe Flavio]], ''[[Guerra giudaica (Flavio Giuseppe)|La guerra giudaica]]'', III, 2, 67.</ref>) e 4 ''turmae'' di cavalleria di 32 cavalieri ciascuna,<ref name="Igino27"/><ref>{{CIL|3|6760}}.</ref> per un totale di 480 fanti e 120130 cavalieri.<ref name="Igino27"/> L'origine, come abbiamo visto sopra, risalirebbe al tipico modo di combattere dei [[Germani]], descritto da Cesare nel suo [[De bello Gallico]].<ref>[[Gaio Giulio Cesare]], ''[[De bello Gallico]]'', IV, 2, 3-4; IV, 12; VII, 65.</ref>
 
====Unità speciali====