Caos. La nascita di una nuova scienza: differenze tra le versioni

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Il libro nel 1988 è stato finalista per il [[Premio Pulitzer]] per la sezione saggistica, ed è stato tradotto in 18 lingue.
 
== Trama Contenuto==
 
Nel libro si racconta come dal lavoro indipendente di alcuni ricercatori di discipline diverse siano emerse le basi della [[teoria del caos]], una nuova branca scientifica posta al confine tra fisica e matematica, capace di gettare nuova luce su fenomeni caratterizzati da gradi di complessità tali da renderli apparentemente insolubili, rivelandone l'intrinseca imprevedibilità, secondo modelli però sorprendentemente regolari e capaci di ripetersi a scale diverse. Dall'intuizione di un matematico impiegato nel campo della meteorologia, [[Edward Lorenz]], il primo ad analizzare la natura particolare dei fenomeni caotici nei meccanismi del tempo atmosferico, nascono i concetti originali di dipendenza dalle condizioni iniziali esemplificati efficacemente attraverso l'immagine dell'[[effetto farfalla]], e dal suo primo studio matematico sul comportamento peculiare di questi sistemi emerge il modello dell'[[attrattore strano]]. Quasi contemporaneamente, matematici come [[Stephen Smale]], James Yorke e Michael Barnsley, biologi come Robert May, fisici come Harry Swinney, Jerry Gollub, [[David Ruelle]], Albert Libchaber, astronomi come Michel Hénon trovarono lavorando nelle proprie discipline conferme e nuovi spunti di ricerca. Dallo studio di [[Benoit Mandelbrot]] sulle dimensioni frazionarie nasce il concetto di [[frattale]], figura geometrica che ripete la propria configurazione all'infinito. [[Mitchell Feigenbaum]] studiando alcune funzioni matematiche scopre delle regolarità inspiegabili legate ai fenomeni caotici. Un gruppo di studenti di Santa Cruz usando computer analogici e battendo nuove linee di ricerca riesce a fornire nuovi apporti, ampliando l'applicazione della teoria. Alla fine del libro viene analizzato l'impatto della nuova disciplina e delle sue implicazioni sulla scienza ortodossa, ancora parzialmente legata al principio deterministico classico, e quindi inizialmente piuttosto ostile al nuovo concetto di caos deterministico, e alle sue implicazioni.