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È autore de ''La rivolta dell'oggetto'', inventario di problemi della [[Sardegna]] al momento della transizione dalla civiltà agro-pastorale alla moderna civiltà dei consumi e della nuova presa di posizione sull'identità del [[Sardegna|popolo sardo]].
 
==Biografia==
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Michelangelo Pira intraprese, dopo la laurea in lettere, a partire dagli [[anni 1970|anni settanta]] e fino alla morte, l'attività giornalistica, anche come addetto all'ufficio stampa dell'amministrazione regionale della Sardegna. Considerato un esponente ''sui generis'' della [[Scuola antropologica di Cagliari]], insegnò [[antropologia culturale]] e [[Storia del giornalismo]] alla Facoltà di Scienze Politiche dell'[[Università di Cagliari]]. Suggestionato dagli studi di [[Antonio Pigliaru]] e di [[Antonio Gramsci]], articolò il proprio pensiero sui temi della lingua e della cultura con particolare riferimento alla situazione della Sardegna nella seconda metà del Novecento.. Nel [[1968]] sviluppò, in ''Sardegna tra due lingue'', un'analisi originale dei problemi socio-linguistici della [[Sardegna]], affrontando il tema del pericolo della [[Estinzione linguistica|morte]] del [[lingua sarda|sardo]] in conseguenza del disuso.
 
Per la terza rete televisiva della [[RAI]] curò un reportage su alcuni importanti aspetti antropologici della provincia [[Nuoro|nuorese]].
È autore de ''La rivolta dell'oggetto'', inventario di problemi della [[Sardegna]] al momento della transizione dalla civiltà agro-pastorale alla moderna civiltà dei consumi e della nuova presa di posizione sull'identità del [[Sardegna|popolo sardo]].
 
La sua opera più importante èCon ''La rivolta dell'oggetto'', apparsa nel [[1978]], nellaMichelangelo qualePira affrontò il problema dell'identità, attraverso il ribaltamento del rapporto di dipendenza della cultura sarda; ritenne così possibile uno sviluppo alternativo dell'organizzazione sociale e educativa in cui, estinto lo Stato, la società diventava la base di un'educazione continua. Collaborò alla rivista «Ichnusa» e ad altri periodici. Morì improvvisamente a [[Marina di Capitana]], frazione di [[Quartu Sant'Elena]], nel [[1980]].
 
[[File:Antonello Satta e Mialinu Pira.jpeg|thumb|Pira con [[Antonello Satta]]]]
Collaborò alla rivista «Ichnusa» e ad altri periodici. Morì improvvisamente a [[Marina di Capitana]], frazione di [[Quartu Sant'Elena]].
 
A lui sono intitolati:
* il "Liceo Scientifico Michelangelo Pira" nella città natale di [[Bitti]];
* la sala lettura "Michelangelo Pira" della casa dello studente dell'Ersu, in via Trentino a [[Cagliari]];
* i [[Tenores di Bitti "Mialinu Pira"]], gruppo di [[canto a tenore]] della stessa città;
* la sala convegni di Via Brigata Sassari di [[Quartu Sant'Elena]], dove è deceduto e riposano le sue spoglie.
 
=== Opere ===
* ''Sardegna tra due lingue'', Cagliari, La Zattera 1968
* ''La rivolta dell'oggetto. Antropologia della Sardegna'', Giuffré, Milano, 1978
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== Bibliografia ==
* [[Giulio Angioni]] et al. (a cura di Felice Tiragallo), ''La ragione dell'utopia. Omaggio a Michelangelo Pira'', Milano, [[Giuffrè Editore|A. Giuffrè]], 1984 [SBN =IT\ICCU\SBL\0604566]
* Francesco Casula, ''Letteratura e civiltà della Sardegna'', vol. I, Dolianova, Grafica del Parteolla, 2011, pp. 214-224.
 
==Collegamenti esterni==