Conquista francese dell'Algeria: differenze tra le versioni

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[[File:Ottoman cannon end of 16th century length 385cm cal 178mm weight 2910 stone projectile founded 8 October 1581 Alger seized 1830.jpg|thumb|Un cannone ottomano decorato della lunghezza di 385cm e del calibro di 178mm, fuso ad Algeri l'8 ottobre 1581 e catturato dai francesi nel 1830. [[Musée de l'Armée]], Parigi.]]
 
L'ammiraglio [[Guy-Victor Duperré]] ottenne il comando a [[Toulon]] di un'armata di 600 navi che veleggiarono verso Algeri. Seguendo un piano per l'invasione dell'Algeria originariamente sviluppato sotto [[Napoleone I]] nel [[1808]], il generale [[Louis-Auguste-Victor de Ghaisnes, conte di Bourmont]] sbarcò quindi con 34.000 soldati a 27&nbsp;km da Algeri, a [[Sidi Fredj|Sidi Ferruch]], il 14 giugno 1830. A contrastare i francesi, il dey inviò 7.000 [[giannizzeri]], 19.000 fanti dei bey di Costantina e Oran, e circa 17.000 [[Cabilia|cabili]].<ref>Ruedy, p. 48</ref> I francesi stabilirono una potente testa di ponte e respinsero gli algerini grazie in parte all'artiglieria superiore ed alla migliore organizzazione. Il 19 giugno i francesi sconfissero le armate del dey alla battaglia di [[StaouéliStaoueli]], ed entrarono ad Algeri il 5 luglio dopo tre settimane di campagna.<ref>Ruedy, p. 49</ref> Il dey accettò la capitolazione in cambio della sua libertà ed il mantenimento dei propri possedimenti e delle proprie ricchezze personali. Cinque giorni più tardi, si portò in esilio a [[Napoli]] con la sua famiglia. I giannizzeri turchi abbandonarono anch'essi il territorio facendo ritorno in Turchia.<ref name=R50>Ruedy, p. 50</ref> La partenza del dey pose fine a 313 anni di governo ottomano del territorio.
 
Mentre il comando francese aveva nominalmente concordato di preservare le libertà, le proprietà e le libertà religiose degli abitanti locali, le truppe francesi si diedero immediatamente al saccheggio in città, arrestando ed uccidendo la popolazione per ragioni arbitrarie, assaltando le proprietà e dissacrando siti religiosi. A metà agosto, le ultime autorità turche vennero deportate.<ref name=R50/> Una stima indica che beni per più di 50.000.000 di franchi dell'epoca finirono nelle mani di privati durante il saccheggio.<ref>Ruedy, p. 52</ref> Questa attività ebbe un profondo effetto sulle future relazioni tra occupanti francesi e nativi algerini. Una commissione francese nel 1833 scriveva "li abbiamo posti a morte per semplice sospetto e senza processo anche nel caso di quelle persone la cui colpevolezza era dubbia ... abbiamo massacrato il popolo ... abbiamo trattato con barbarie anche i barbari".<ref name=R50/> L'eliminazione delle autorità turche ebbe ad ogni modo un effetto imprevisto, e cioè la recrudescenza della resistenza locale all'occupante.<ref>Wagner, p. 235</ref>