Conquista francese dell'Algeria: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 71:
Clauzel introdusse una formale amministrazione civile ad Algeri, ed iniziò a reclutare degli [[zuavi]], ausiliari nativi delle forze francesi, con lo scopo di stabilire una vera e propria presenza coloniale francese in loco. Assieme ad altri formò una compagnia per l'acquisto di terra agricola da assegnare poi a coloni europei. Clauzel riconobbe subito l'enorme potenziale agricolo della [[Geografia dell'Algeria|Piana di Mitidja]] e iniziò qui la produzione di [[cotone]] su vasta scala. Durante il suo secondo periodo come governatore generale (1835–36), utilizzò la propria carica per condurre degli investimenti privati in terra ed incoraggiò ufficiali d'esercito e burocrati della sua amministrazione a fare lo stesso. Questo fatto sbloccò gli interessi commerciali della Francia e dell'Europa verso l'Algeria nonché diede inizio alle speculazioni. Nel periodo di dieci anni vennero costruite nuove aziende agricole, fabbriche e luoghi di scambio.
 
Clauzel inoltre tentò di estendere l'influenza francese ad Oran ed a Costantina negoziando col bey di Tunisi la presenza di governanti "locali" che avrebbero operato sotto l'amministrazione francese. Il bey rifiutò l'offerta giudicando tale prospettiva in conflitto anche con gli stessi interessi ottomani. Il ministero degli esteri francese obbiettò ai negoziati di Clauzel condotti col Marocco per stabilire un bey marocchino ad Oran e con l'inizio del 1831 lo rimpiazzò col [[Pierre Bertheéne, barone Berthezène|barone Berthezène]].
 
Berthezène fu un amministratore debole e sfavorevole alla colonizzazione.<ref>Wagner, p. 240</ref> Il suo peggior fallimento militare venne rappresentato dal suo supporto al bey di Médéa, noto per la sua corruzione, che gli attirò le ire della popolazione. Berthezène guidò le truppe a Médéa nel giugno del 1831 per trarvi il bey e la guarnigione locale. Sulla via del ritorno verso Algeri vennero continuamente attaccati dalla resistenza cabili. Le perdite francesi durante questa ritirata furono significative (quasi 300 uomini in tutto), portando anche a degli attacchi agli insediamenti coloniali.<ref>Wagner, pp. 241-243</ref> I crescenti interessi della Francia in loco fecero si che Luigi Filippo ben presto nominasse il [[Anne Jean Marie René Savary|duca di Rovigo]] a nuovo governatore sul finire del 1831.