Casa della Farnesina: differenze tra le versioni

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L'edificio è orientato sull'asse nordest-sudovest lungo il fiume ed aveva il suo asse centrato su una grandiosa esedra, rivolta al fiume in un'interessante combinazione prospettica. Questa struttura era sorretta da tre muri concentrici, con un prospetto esterno a speroni che proseguiva anche oltre un porticato rivolto al fiume sugli avancorpi laterali (o almeno su quello destro, quello scavato). Il lato verso Trastevere era invece percorso da un lungo [[criptoportico]] con volte su [[pilastri]]. Oltre esso, sulla strada, si trovava una lunga fila di ambienti con cellette per botteghe e magazzini.
 
La parte centrale della casa presentava una piccola corte, dove si aprivano due cubicoli e un ''[[oecus]]''. Sull'esedra si apriva un altro cubicolo estivo. Il resto dell'avancorpo sinistro era occupato da sale di minor pregio e da alcune corti scoperte.
 
==Profilo architettonico==
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===La sala nera===
[[Immagine:Casa della farnesina, sala nera.jpg|thumb|La Sala nera]]
Tra le stanze della casa c'è una grande sala decorata con pitture a sfondo nero, in campi divisi da esili colonnine dipinte. In basso uno zoccolo è ornato con motivi a [[meandro]]. Particolarmente interessante è il [[fregio]] con scene egiziane, incentrate probabilmente sul tema del saggio giudice, che sembrano illustrare un testo letterario che non ci è noto, forse un popolare romanzo alessandrino. In generale le scene sono composte da una prima parte, dove si vede l'insorgere della controversia, e una seconda dove si vede il giudizio vero e proprio.
 
Il fondo monocromatico e la funzione puramente decorativa dell'esile intelaiatura architettonica colloca queste pitture nel cosiddetto "[[terzo stile pompeiano]]", anti-barocco, con le pareti concepite unitariamente invece che come pretesto per i giochi prospettici. La stesura poi "a macchie", molto ricercata, ha i suoi modelli nell'ambiente egiziano del I secolo a.C.
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===Il cubicolo "B"===
[[Immagine:Villa della farnesina, affreschi con fontana e incannucciata, museo nazionale romano 01.jpg|thumb|left|Pittura di giardino]]
Il cosiddetto cubicolo "B" ha una parete di fondo con pitture ben conservate. Una firma sulla parete reca il nome di uno dei pittori dell'atelier che realizzarono la decorazione, ''Seleukos'', nome di origine siriaca. La parete è tripartita verticalmente, secondo uno schema consueto, ma non ha alcune prospettiva illusionistica tipica del [[secondo stile]]. La parte centrale presenta infatti un'edicola dipinta con un quadro, che non allude a un paesaggio retrostante. In basso è dipinto uno zoccolo e i pannelli sono a sfondo rosso; in lato la parte centrale è decorata da timpano, mentre quelle laterali sporgono con due corpi dove si aprono nicchie e edicolette. In lato al centro presenta uno sfondo scuro sul quale si stagliano esili vittorie alate e un colonnato prospettico appena accennato.
 
La scena nel quadro centrale è un episodio dell'infanzia di [[Dioniso]], tratto da un originale greco del IV secolo a.C., mentre due quadretti laterali, sorretto da genietti femminili alati, hanno sfondo bianco e scene di [[gineceo]] disegnate in uno stile arcaizzante, ripreso da originali del V secolo a.C. Colpisce l'elemento eclettico della decorazioni: grandi superfici di colore e intelaiatura architettonica esile tipica del [[terzo stile]], decorazioni accessorie [[neoattiche]] (genietti, vittorie, acroterii, racemi...) e quadri classici riprodotti in grande dimensione. L'aura classicista delle pitture ha fatto datare le pitture al [[30 a.C.|30]]-[[20 a.C.]]