Camille Flammarion: differenze tra le versioni

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Nonostante il suo bagaglio scientifico, o forse proprio a causa di questo, Flammarion fu molto affascinato da teorie sullo [[spiritismo]] e la [[reincarnazione]], che riecheggiano nelle sue opere letterarie. Fu presidente della [[Society for Psychical Research]] nel [[1923]]. Come numerosi altri scienziati positivisti, fra cui [[William Crookes]], [[Giovanni Schiaparelli]] e [[Cesare Lombroso]], fu vittima dei raggiri della sedicente medium [[Eusapia Palladino]].<ref>Piero Bianucci, ''Vedere, Guardare. Dal microscopio alle stelle, viaggio attraverso la luce'', UTET 2015, p.207.</ref>
 
Celebre l'aneddoto sui suoi socratici "non lo so". A una signora che, in un salotto, gli chiedeva se secondo lui esisteva la vita su Marte, lo scienziato rispose: "Non lo so". "Ma", insistéinsistè la signora, "esiste la vita su un altro pianeta?". L'astronomo ripeté: "Non lo so". Infine, la signora sbottò: "Ma allora, a che cosa vi serve la vostra scienza?". "A dire il vero, non lo so", fu la soave risposta di Flammarion.
[[File:Science fiction franske institut.jpg|thumb|Illustrazione dal romanzo fantascientifico apocalittico ''[[La fine del mondo (Camille Flammarion)|La fine del mondo]]'' (''La Fin du monde'', 1894)]]