Tempo (periodico): differenze tra le versioni

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Storia
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Ceduto nel [[1946]] all'editore Aldo Palazzi, riprese le pubblicazioni sotto la direzione di Arturo Tofanelli (già redattore capo durante la direzione di Alberto Mondadori). Il primo numero del dopoguerra uscì il 17 gennaio 1946 con una foliazione di 16 pagine. Tofanelli era co-proprietario della testata insieme a Guido Mazzali<ref>U. Lucas e T. Agliani, ''op. cit.''.</ref>. Durante la sua lunghissima direzione (1946-1968), Arturo Tofanelli fece scuola per le numerose intuizioni, che si tradussero in un congruo aumento della diffusione. Tra esse, la serie ''Documenti di Tempo'' (''vedi infra''). Negli anni Cinquanta pubblicò a dispense (abbinate al settimanale) il libro di [[Piero Scanziani]]: ''L'avventura dell'uomo''. La pubblicazione fece raggiungere al rotocalco la cifra di due milioni di copie vendute. La media annuale si attestò su 420.000 copie nel 1955 e 450.000 nel 1957<ref name="Pizzetti">Silvia Pizzetti, ''I rotocalchi e la storia'' (1982), p. 114.</ref>.
 
Tofanelli chiamò a collaborare al settimanale scrittori di prestigio: convinse [[Curzio Malaparte]], che era in esilio volontario a [[Parigi]], a tornare in Italia<ref>{{cita web|url=http://www.massimofini.it/1986/bilancio-di-una-rubrica|titolo=Bilancio di una rubrica|accesso=9 dicembre 2014}}</ref> e a tenere una rubrica sul settimanale, «Battibecco». Tra i collaboratori più prestigiosi vanno segnalati anche: [[Enrico Mattei (giornalista)|Enrico Mattei]] (politica interna), [[Lamberti Sorrentino]], [[Massimo Bontempelli]], [[Augusto Guerriero]] (tenne la rubrica "Tempo perduto" che fu già di Montanelli con lo [[pseudonimo]] Ricciardetto), [[Giuseppe De Robertis]] (titolare della rubrica letteraria)<ref name="Pizzetti"/>.
 
Nel [[1968]] Tofanelli fu sostituito da Nicola Cattedra. Il nuovo direttore decise di cambiare la linea editoriale e di fare di «Tempo» un settimanale più aggressivo, con un approccio più incisivo sulla realtà<ref>Silvia Pizzetti, 'op.cit.'', p. 124.</ref>. Chiamò nuovi collaboratori, tra cui [[Vittorio Gorresio]], [[Guido Vergani]], [[Marco Valsecchi]] e soprattutto [[Pier Paolo Pasolini]]. Il poeta e scrittore tenne una rubrica fissa: «Il caos». Iniziata nell'agosto 1968, durò un anno e mezzo, fino al gennaio 1970. A sostituire Pasolini fu chiamato [[Giorgio Bocca]]<ref>{{cita web|url=http://www.micciacorta.it/2011/12/quando-prese-il-posto-di-pasolini-al-lcaosr-del-tempo-illustrato/|titolo=Quando prese il posto di Pasolini al «Caos» del Tempo illustrato|accesso=8/01/2016}}</ref>.