Michele (cantante): differenze tra le versioni

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Nel [[1966]] un altro suo notevole successo è ''Dite a Laura che l'amo'' (cover di ''Tell Laura I Love Her''), che lo fa conoscere anche all'estero.
 
È del [[1967]] il suo debutto all'''Olimpya'' di Parigi, tempio sacro della musica leggera internazionale; riscuote inoltre un buon successo anche all'estero, in particolare in [[Messico]], in [[Giappone]], in [[Francia]], [[Germania]], [[Romania]] con il Gruppo "I Michelangeli", [[Canada]] e nel [[America Latina|Latinoamerica]].
 
Dopo altri 45 giri di minor successo, passa alla [[Ri-Fi]], riscuotendo subito un buon successo con ''Soli si muore'' con il Gruppo "I Michelangeli" nel [[1969]], replicato da ''Negro'', cover di ''In the ghetto'' di [[Elvis Presley]]. Produttore Sergio Bardotti; Arrangiamento di Tony Vella (Tastierista del gruppo "I Michelangeli".
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[[Fabrizio De André]] nell'album ''[[La buona novella]]'' del [[1970]] ricorda come Michele assieme all'autore [[Bologna|bolognese]] [[Corrado Castellari]] abbia avuto un'idea per la musica de ''Il testamento di Tito'', canzone incisa anche da Michele sul lato B di ''Susan dei marinai'': con quest'ultima canzone, scritta da [[Fabrizio De André]] per il testo (ma il cantautore la fa firmare a [[Sergio Bardotti]]) e da [[Corrado Castellari]] per la musica torna in classifica nel [[1971]].
 
Sempre nello stesso anno incide l'album [[Vivendo cantando (Michele)|Vivendo cantando]], in cui presenta canzoni scritte da cantautori come [[Sergio Endrigo]], [[Francesco Guccini]], [[Bruno Lauzi]], [[Roberto Vecchioni]], [[Enzo Jannacci]], [[Luigi Tenco]] e [[Fabrizio De André]].
 
Ha partecipato al [[Festival di Sanremo]] due volte, nel [[1970]] con ''L'addio'' e nel [[1972]] con ''Forestiero'', a [[Canzonissima]] e nuovamente al [[Cantagiro]].