Santorre di Santa Rosa: differenze tra le versioni

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[[File:Cousin, Victor - 1.jpg|thumb|[[Victor Cousin]] fu uno dei più grandi amici di Santorre di Santa Rosa. Nel [[1822]], lo ospitò nella sua casa [[parigi]]na per sottrarlo all'arresto.]]
 
Nello stesso anno, cominciò a soffrire moltissimo per la distanza che lo separava dai [[Figlio|figli]], avuti dalla moglie Carolina tra il [[1815]] e il [[1820]]; il pensiero che essi potessero essere educati dai [[Compagnia di Gesù|gesuiti]] lo tormentava di continuo, e negli anni successivi non riuscì mai a perdonarsi di non avere potuto prendersi cura di loro. Intanto, nel febbraio [[1822]], [[Villèle]] fu nominato [[Capi di governo della Francia|Presidente del consiglio]] francese]]; subito dopo la sua elezione, la polizia transalpina strinse un accordo con quella sabauda, con l'obiettivo di arrestare il maggior numero possibile di rivoluzionari piemontesi che si erano rifugiati in Francia. Tra di essi vi era naturalmente anche Santarosa, che fu immediatamente avvertito di quello che stava succedendo dal suo grande amico [[Victor Cousin]], un filosofo che lo ospitò per qualche tempo nella sua casa di [[Auteuil (Yvelines)|Auteuil]].
 
Un giorno, Cousin si sentì male; convinto dall'amico a cercare aiuto nella vicina Parigi, vi si recò immediatamente: Santorre, che non voleva però abbandonarlo, lo volle seguire a tutti i costi. Trovato un medico affidabile, Santorre approfittò del momento per recarsi nel suo precedente alloggio, al quale era molto affezionato: al ritorno, fu riconosciuto da otto poliziotti, arrestato e condotto in prigione. Fu accusato di cospirare contro il governo francese, ma Cousin difese Santarosa, affermando che quest'ultimo conosceva solo lui: fu comunque condotto in galera, nella quale rimase per due mesi in attesa di essere processato. L'assoluzione per mancanza di prove non gli permise di recuperare l'agognata libertà; trattenuto a lungo dalla polizia locale e trasferito con altri piemontesi nella piccola [[Alençon]], dove si sentì come un leone in gabbia, dopo una breve permanenza a [[Bourges]], fu infine esiliato nel mese di settembre.