Soprannominato ''El Caudillo''<ref>{{cita news|autore=Benedetto Ferrara|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/10/05/ecco-el-caudillo-uomo-delle-sfide.html|titolo=Ecco El Caudillo l'uomo delle sfide|pubblicazione=la Repubblica|data=5 ottobre 2000|accesso=2 agosto 2017|lingua=|formato=}}</ref>(riprendendo il nomignolo attribuito al generale [[Francisco Franco]]) e ''Il Grande Capitano'' per le sue notevoli capacità di leadership, durante le sue esperienze in Nazionale Passarella entrò in contrasto con [[Diego Armando Maradona]], altro giocatore dalla forte personalità. In ogni caso egli fu uno di quei giocatori che fece grande l'{{NazNB|CA|ARG}}: con i biancoazzurri Passarella vinse infatti il [[Campionato mondiale di calcio 1978|campionato del mondo 1978]]. Non giocò invece - a causa di un infortunio (fu colto, assieme ad altri atleti, dalla cosiddetta "maledizione di Montezuma", consistente in forti coliche) - nel [[Campionato mondiale di calcio 1986|campionato del mondo 1986]] pur essendo nella lista dei 22 convocati. Secondo alcuni, Passarella venne escluso dai titolari per dei dissapori con Maradona<ref name="Chiesa"/>. Durante la competizione il commissario tecnico [[Carlos Bilardo|Bilardo]] schierò al suo posto [[José Luis Brown|Josè Luis Brown]], che ben figurò e segnò anche un gol nella finale contro la [[Nazionale di calcio della Germania|Germania Ovest]]. Passarella resta comunque l'unico calciatore non brasiliano o italiano ad aver vinto 2 mondiali.
