The Daily Telegraph: differenze tra le versioni

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'''''The Daily Telegraph''''' (chiamato anche solo '''''The Telegraph''''') è un [[quotidiano]] del [[Regno Unito]], fondato nel [[1855]]. È uno degli ultimi quotidiani stampati ancora secondo il formato "[[broadsheet]]", infatti la maggior parte dei quotidiani politici britannici si è spostata su un formato più piccolo e compatto, il [[tabloid]]. Il suo giornale domenicale, '''''The Sunday Telegraph''''', è stato fondato nel [[1961]].
 
==FondazioneStoria==
Il primo numero uscì il 17 settembre [[1855]] al prezzo di due pence che, poche settimane dopo fu ridotto a un solo [[penny]]. All'epoca il quotidiano primo nelle vendite e nella pubblicità era il «[[The Times|''Times'']]», che veniva venduto a 5 pence<ref name="Bruttini">Adriano Bruttini, La stampa inglese. Monopoli e fusioni (1890-1972), Parma, Guanda, 1973.</ref>. Anno dopo anno, il ''Telegraph'' rosicchiò copie al ''Times''. Nel 1856 vendeva già 30.000 copie. Tre anni dopo l'editore dichiarò di aver raggiunto lo storico concorrente<ref name="Bruttini"/>. L'anno dopo incorporò il quotidiano ''Chronicle''. Nel [[1861]] la tiratura dichiarata superava le 130.000 copie giornaliere, mentre il Times era fermo a 65.000. Nel 1871 il ''Telegraph'' superò ogni record toccando la cifra di 240.000 copie e diventando il giornale con la più grande diffusione nel mondo. Rimase il quotidiano più venduto nel [[Regno Unito]] fino alla fine del XIX secolo, quando fu superato dal [[Daily Mail|''Daily Mail'']]<ref name="Bruttini"/>.
Anno dopo anno, il «Telegraph» rosicchiò copie al «Times». Nel 1856 vendeva già 30.000 copie. Tre anni dopo l'editore dichiarò di aver raggiunto lo storico concorrente<ref name="Bruttini"/>.
L'anno dopo incorporò il quotidiano «Chronicle». Nel [[1861]] la tiratura dichiarata superava le 130.000 copie giornaliere, mentre il Times era fermo a 65.000.
Nel 1871 il «Telegraph» superò ogni record toccando la cifra di 240.000 copie. Era il giornale con la più grande diffusione nel mondo. Rimase il quotidiano più venduto nel [[Regno Unito]] fino alla fine del XIX secolo, quando fu superato dal «[[Daily Mail]]»<ref name="Bruttini"/>.
 
Nel [[2004]] il quotidiano è stato acquistato dai fratelli David e Frederick Barclay. Secondo un sondaggio del MORI condotto nel 2004, il 61% dei lettori del Telegraph appoggia il [[Partito Conservatore (Regno Unito)|Partito Conservatore]].<ref>Sondaggio del MORI su 21.727 adulti inglesi, Luglio-Dicembre 2004 [http://www.mori.com/polls/2004/voting-by-readership.shtml altre informazioni]</ref> Nel novembre [[2006]], il ''Telegraph'' ha avuto la sua tiratura maggiore, con una media giornaliera di 901.238 copie. Questo dato va comparato con le 653.780 copie del ''[[The Times|Times]]'', le 253.737 per ''[[The Independent]]'', e le 382.393 per il ''[[The Guardian|Guardian]]''.<ref>[http://www.abc.org.uk/cgi-bin/gen5?runprog=nav/abc&noc=y Audit Bureau of Circulations Ltd] I valori non tengono conto delle copie gratuite distribuite in hotel, stazioni ferroviarie e aeroplani.</ref> Anche nel 2007 è stato il quotidiano politico più venduto del Paese.<ref>«Corriere della Sera», 25 maggio 2008.</ref>
==Descrizione==
Nel novembre [[2006]], il ''Telegraph'' ha avuto la sua tiratura maggiore, con una media giornaliera di 901.238 copie. Questo dato va comparato con le 653.780 copie del ''[[The Times|Times]]'', le 253.737 per ''[[The Independent]]'', e le 382.393 per il ''[[The Guardian|Guardian]]''.<ref>[http://www.abc.org.uk/cgi-bin/gen5?runprog=nav/abc&noc=y Audit Bureau of Circulations Ltd] I valori non tengono conto delle copie gratuite distribuite in hotel, stazioni ferroviarie e aeroplani.</ref> Anche nel 2007 è stato il quotidiano politico più venduto del Paese.<ref>«Corriere della Sera», 25 maggio 2008.</ref>
 
Secondo un sondaggio del MORI condotto nel 2004, il 61% dei lettori del Telegraph appoggia il [[Partito Conservatore (Regno Unito)|Partito Conservatore]].<ref>Sondaggio del MORI su 21.727 adulti inglesi, Luglio-Dicembre 2004 [http://www.mori.com/polls/2004/voting-by-readership.shtml altre informazioni]</ref>
 
Nel [[2004]] il quotidiano è stato acquistato dai fratelli David e Frederick Barclay.
 
==Sito web==
La versione digitale del quotidiano comprende sia gli articoli che compaiono nell'edizione cartacea, sia notizie diffuse esclusivamente sul web. È stato nominato "sito dell'anno" 2007 da parte dell'Unione consumatori del Regno Unito.<ref>[http://www.ukaop.org.uk/aopawards2007.obyx AOP Awards 2007].</ref> Nel [[2008]] è stato oggetto di ulteriori lavori di potenziamento che hanno portato ad un'integrazione della redazione del giornale cartaceo con quella della versione digitale. Da allora tutti i giornalisti sono diventati "produttori di contenuti", senza distinzione riguardo al supporto su cui vengono pubblicate le notizie.<ref>M. Russo-V. Zambardino, ''Eretici digitali'', Milano 2009, pag. 200.</ref> Il nuovo sito è stato inaugurato nel luglio [[2008]]. Nel [[2009]] ha ottenuto il premio per l'Editoria digitale (''Digital Publisher of the year'') conferito dall'Associazione degli editori online.<ref>[http://www.ukaop.org.uk/news/aopawardwinnersfulllist20091261.html AOP Award Winners 2009].</ref>
Il nuovo sito è stato inaugurato nel luglio [[2008]]. Nel [[2009]] ha ottenuto il premio per l'Editoria digitale (''Digital Publisher of the year'') conferito dall'Associazione degli editori online.<ref>[http://www.ukaop.org.uk/news/aopawardwinnersfulllist20091261.html AOP Award Winners 2009].</ref>
== Note ==
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