Ducato del Württemberg: differenze tra le versioni

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Nel periodo che seguì, il paese soffrì la povertà, la fame ed anche la peste, che nel [[1637]] lo spopolò (da circa 350.000 abitanti nel 1618, la popolazione scese a poco più di 120.000).
 
=== La pace di WestfaliaVestfalia e la rinascita ===
Con la pace di WestfaliaVestfalia del [[1648]], nella quale il plenipotenziario del Württemberg Johan Konrad Varnbüler negoziò il ripristino territoriale dei precedenti confini, iniziò l'opera di ricostruzione delle strutture amministrative ed economiche del ducato. Questa riportò presto il paese al livello anteguerra ma rafforzò nuovamente la ''Ehrbarkeit''. Alla fine del XVII secolo il Württemberg fu coinvolto nel confronto militare fra Germania e Francia, nella guerra di successione del [[Palatinato]], nella quinta guerra austro-turca e nella [[Guerra di successione spagnola]]. La parte occidentale subì la devastazione da parte dell'esercito predatorio del generale francese [[Ezechiele di Mélac]] (in quell'occasione, nel [[1692]], furono distrutti il convento ed il castello di [[Hirsau]]).
Il regno del duca [[Eberardo Ludovico di Württemberg|Eberardo Ludovico]], il cui padre morì solo nove mesi dopo la sua nascita ([[1677]]), fu in forte contrasto e nello stesso tempo il terreno di cultura, per il sorgente pietismo del Württemberg. A questo proposito si noti la sfarzosa costruzione del castello di [[Ludwigsburg]], iniziata nel [[1704]], ove Eberardo Ludovico si trasferì con la sua amante Guglielmina di Grävenitz, mentre la moglie rimaneva a Stoccarda. Nel [[1724]] la capitale del Württemberg fu trasferita a Ludwigsburg.<ref>La satira popolare colpì allora la nuova capitale chiamandola ''Lumpenburg'' (= città degli stracci).</ref>
Essendogli premorti il figlio e il nipote, il suo successore fu [[Carlo Alessandro di Württemberg|Carlo Alessandro]], parente della linea collaterale Württemberg-Winnental, convertitosi al cattolicesimo. Carlo Alessandro era entrato già all'età di dodici anni al servizio militare dell'Imperatore, a trentatré anni ne era già generale [[feldmaresciallo]] e nel lungo periodo di servizio aveva acquisito uno stile di vita di corte piuttosto dispendioso utilizzando come consulente per le sue esigenze finanziarie un ebreo di nome Giuseppe Süß Oppenheimer, che nominò consulente finanziario del ducato con ampi poteri in campo economico e di politica finanziaria. All'improvvisa morte di Carlo Alessandro, avvenuta il 12 marzo [[1737]], l'Oppenheimer, chiamato spregiativamente “il giudeo Süß”, fu arrestato con l'accusa di corruzione, appropriazione indebita, condotta immorale (aver avuto rapporti sessuali con una cristiana) e, dopo un processo durato quasi un anno, condannato e giustiziato.<ref>Nel corso del processo si scatenò tutta l'invidia e l'odio, fino ad allora repressi, da parte dei ceti più elevati, tutti di fede evangelica, contro Oppenheimer e il defunto duca cattolico e il processo stesso assunse un forte carattere antisemita.<br /> La figura di Giuseppe Süß fu portata sullo schermo, dietro suggerimento di [[Joseph Goebbels|Goebbels]], dal regista Veit Harlan nel [[1940]]. Si trattò di un film di propaganda violentemente antisemita dal titolo ''Jud Süß'' (L'ebreo Süß), ove il finanziere viene addirittura presentato come uno stupratore, condannato a furor di popolo al patibolo. Il regista Harlan fu processato nel dopoguerra per «crimini contro l'umanità» ma andò assolto per insufficienza di prove. Egli si difese sostenendo di essere stato praticamente costretto da Goebbels a girare il film.</ref>