Larva: differenze tra le versioni

La '''larva''' (termine derivato dall'omografo latino ''larva'', col significato di [[maschera]], ma che ha assunto il significato zoologico solo nel 1735 con [[Linneo]]<ref>{{Treccani|larva|larva|v=1}}</ref>) è un [[embrione]] animale che conduce vita libera e che diventerà [[adulto]] attraverso una o più [[Metamorfosi (zoologia)|metamorfosi]] che possono essere drastiche o graduali.

Uno dei casi olometabolici più noti ed evidenti è, ad esempio, la metamorfosi dei [[bruco (larva)|bruchi]] in [[Farfalla|farfalle]] adulte. Un altro noto esempio è dato dalla comune [[Sarcophaga carnaria|mosca della carne]], che depone le propriesue [[Uovo (biologia)|uova]] nelle carni macellate e nei cadaveri di animali, dalleda qualicui usciranno piccole larve [[verme|vermiformi]] di colore bianco ([[bigattino|bigattini]] o cagnotti), lunghi qualche [[millimetro|mm]], che si nutriranno del prodotto putrefatto, crescendo fino a circa un cm. In pochi giorni le larve si [[pupa|impupano]] per uscirne in capo adopo qualche giorno sotto forma di [[mosca (zoologia)|mosca adulta]].

La vita larvale può essere molto più lunga di quella adulta: in casi limite, come l'[[Ephemeroptera|effimera]], l'adulto non si nutre neppure mae muore in poche ore dopo essersi riprodotto, prendendo il termine comune effimero, di breve durata (etimologicamente, di un sol giorno) per denominare l'intero ordine di appartenenza.

In particolare, negli anfibi, dove si passa dalla respirazione a mezzo di [[branchia|branchie]] alla respirazione a mezzo di [[polmoni]]. UnEsempi esempio tipicotipici sono i girini delle [[rane]] e tra i pesci le anguille.