John Churchill, I duca di Marlborough: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 194:
 
[[File:Blenheim Palace IMG 3675.JPG|thumb|Tomba del duca e della duchessa nella cappella del palazzo di Blenheim]]
 
Per gli storici militari David Chandler e Richard Holmes, Marlborough è da considerare il più grande comandante militare inglese di tutti i tempi, opinione condivisa anche da altri tra cui il [[Arthur Wellesley, I duca di Wellington|duca di Wellington]] il quale disse "non conosco nulla di più grande di ciò che fece Marlborough con l'esercito". Ad ogni modo, lo storico whig, [[Thomas Babington Macaulay, I barone Macaulay|Thomas Macaulay]], denigrò Marlborough nelle pagine del suo ''History of England'' nel quale perseguitò il duca, nelle parole dello storico [[John Wilson Croker]], con "una ferocia inaudita tipica di un mastino".<ref>Macaulay: ''The History of England'', 32</ref> Secondo lo storico [[G. M. Trevelyan|George Trevelyan]], Macaulay "istintivamente fece risaltare il genio di Marlborough dietro lo sfondo della sua cattiveria".<ref>Trevelyan: ''England Under Queen Anne'', I, 178</ref> Fu proprio in risposta alla ''History'' di Macaulay che il discendente del duca, [[Winston Churchill]], scrisse una biografia del generale dal titolo ''[[Marlborough: His Life and Times]]'' (4 vol. 1933–1938).
 
Marlborough era inoltre ambizioso e sfrenato nella ricerca di ricchezza, potere e posizioni sociali, fatto che gli appioppò l'immagine di avaro e senza scrupoli. Questi tratti sono stati probabilmente esagerati dalle fazioni politiche a lui opposte, come denotato da Trevelyan, come pure contro di lui si scontrarono probabilmente altre grandi famiglie inglesi che non poterono come nel suo caso accumulare grandi ricchezze o realizzare una grande residenza a spese dello stato.<ref>Trevelyan: ''England Under Queen Anne'', I, 182</ref> Nella sua ricerca di fama e interessi personali poté apparire senza scrupoli, come testimonia del resto la sua diserzione dalla causa di Giacomo II. Secondo Macaulay questa azione venne motivata dallo stesso duca come una lezione impartita al suo mentore; in un'analisi proposta dallo storico [[G. K. Chesterton]]: "Churchill, per aggiungere alla sua figura qualcosa di simile ad un [[Giuda Iscariota|Iscariota]], si portò da Giacomo con le migliori professioni d'amore e lealtà... e poi con tutta calma consegnò l'esercito all'invasore".<ref>Chesterton: ''A Short History of England'', 137</ref> Secondo Trevelyan, il comportamento di Marlborough durante la rivoluzione del 1688 fu un chiaro segno della sua "devozione alle libertà dell'Inghilterra e nei confronti della religione protestante".<ref>Trevelyan: ''England Under Queen Anne'', I, 180</ref> Ad ogni modo, la sua continua corrispondenza con Saint-Germain non venne ben vista. Anche se sicuramente Marlborough non vedeva di buon occhio una restaurazione giacobita, il suo comportamento ambiguo con Guglielmo III e Giorgio I non lo rese mai completamente degno di fiducia.<ref>Chandler: ''Marlborough as Military Commander'', 317</ref>
 
La debolezza del duca di Marlborough durante il regno della regina [[Anna d'Inghilterra|Anna]] segnò l'uscita della sua persona dalla scena politica inglese. La sua determinazione a preservare l'indipendenza dell'amministrazione della regina dal controllo delle fazioni dei partiti inizialmente gli fece guadagnare punti a corte, ma quando il favore reale si rivolse altrove, il duca, come pure il suo alleato chiave Godolphin, si trovò isolato; in un promo momento divenne poco più di un servo per gli whigs, e poi vittima dei tories.<ref>Chandler: ''Marlborough as Military Commander'', 321</ref>
 
===Nella letteratura e nella musica===