Ofioliti: differenze tra le versioni

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Successivamente il concetto fu ampliato da G. Steinmann ([[1907]]), che alla serpentinite associò [[basalto|basalti]] a [[lava a cuscino|cuscino]] e [[selce]] contenente resti fossili di [[radiolari]], di frequente rilievo nelle [[Alpi Orientali]]<ref>G. Steinmann (1907), Alpen und Apennin. ''Monatsber. Deut. Geol. Ges.'', '''59''' (8-9), 117-185.</ref>.
 
L'interesse per le ofioliti crebbe a partire dai primi [[anni 1960|anni sessanta]] con la scoperta che questa sequenza di rocce era simile a quella che si ritrova sui [[crosta oceanica|fondali oceanici]] in [[Espansione del fondale oceanico|espansione]].
Questa scoperta era legata da un lato all'osservazione delle [[magnetostratigrafia|bande magnetiche]], parallele alla [[dorsale oceanica|dorsale medio-atlantica]], con polarità inversa fra loro, nelle rocce del fondo oceanico, interpretata nel 1963 come la prova dell'espansione del fondo oceanico;<ref>Vine F.J. and Matthews D.H. (1963) "Magnetic anomalies over ocean ridges", ''Nature'' '''199''', 947-949</ref> e
dall'altro all'osservazione di un complesso di filoni stratificati all'interno delle ofioliti di [[Troodos]] ([[Cipro]]), che doveva essere stato generato dall'intrusione di nuovo magma, dato che non rimanevano tracce di rocce di contenimento più vecchie<ref>Gass, I.G. (1968) "Is the Troodos massif of Cyprus a fragment of Mesozoic ocean floor?" ''Nature', '''220''', 39-42.</ref>.