Eversione dell'asse ecclesiastico: differenze tra le versioni

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Le confische accentuarono il dissidio politico con la [[Santa Sede]], originatosi con la [[questione romana]], che sarà ricomposto solo con la firma dei [[Patti lateranensi]] nel [[1929]].
Per compensare in qualche modo la [[liquidazione]] dei [[Bene immobile|beni immobili]] che la [[Chiesa cattolica]] aveva subito a partire dal [[1810]] (con le leggi [[Napoleone Bonaparte|napoleoniche]]) e fino a tutto il [[1871]], il [[Regno d'Italia]] si impegnò a "stipendiare" con la "[[Assegno di congrua|congrua]]" i [[Presbiterio (collegio)|presbiteri]] titolari di un beneficio ecclesiastico.
 
L'incameramento dei beni operato nel 1866/1867 non era isolato: lo Stato aveva cominciato ad incidere sull'assetto della [[proprietà (diritto)|proprietà]] nel [[1861]] con la cosiddetta ''quotizzazione'' dei demani comunali, e nel 1862 con una legge di alienazione del [[demanio]] dello Stato.