Archaeopteryx: differenze tra le versioni

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=== Colorazione ===
[[File:Archaeopteryx NT.jpg|thumb|Ipotetica ricostruzione artistica di ''Archaeopteryx lithographica'', il colore nero è basato sugli studi di Ryan Carney.<ref name="NatureComm">{{Cita pubblicazione|cognome= Carney|nome= R|titolo= New evidence on the colour and nature of the isolated Archaeopteryx feather|rivista= Nature Communications|anno= 2012|url= http://www.nature.com/ncomms/journal/v3/n1/full/ncomms1642.html | doi = 10.1038/ncomms1642 |cognome2= Vinther |nome2= Jakob |cognome3= Shawkey |nome3= Matthew D. |cognome4= d'Alba |nome4= Liliana |cognome5= Ackermann |nome5= Jörg |volume= 3 |pp= 637 | pmid = 22273675 | postscript = <!-- Bot inserted parameter. Either remove it; or change its value to "." for the cite to end in a ".", as necessary. -->{{inconsistent citations}} }}</ref>]]
Nel 2011, Ryan Carney e i suoi colleghi eseguirono il primo studio sul colore che dovevano avere le piume dell''Archaeopteryx'' in vita. Utilizzando un [[microscopio elettronico a scansione]] e la [[spettroscopia EDX]], il team è stato in grado di rilevare la struttura dei [[Melanosoma|melanosomi]] in un singolo campione di una piuma fossile ritrovata nel [[1861]]. La struttura è stata poi confrontata con quella di 87 specie di uccelli moderni ed è stato determinato che (con una percentuale di probabilità) ''Archeopteryx'' in vita era di colore nero. Ma ciò non significa che l'''Archaeopteryx'' fosse completamente nero, piuttosto si è più propensi a pensare che la colorazione nera includesse le penne copritrici.<ref name="NatureComm" /> Carney ha sottolineato che questi risultati sono coerenti con ciò che sappiamo delle caratteristiche degli animali volanti odierni, in quanto i melanosomi neri hanno proprietà strutturali che rafforzano le penne per il volo.<ref>{{CiteCita news | last cognome= Switek| first nome= Brian| title titolo= Archaeopteryx was robed in black | newspaper giornale= New Scientist| location città= Las Vegas| date data= 9 Novembernovembre 2011| url = https://www.newscientist.com/article/dn21146-archaeopteryx-was-robed-in-black.html}}</ref> In uno studio del 2013 pubblicato nel ''Journal of Analytical Atomic Spectrometry'',<ref>{{CiteCita journalpubblicazione|authorautore=Manning, Phillip. L. |yearanno=2013 |titletitolo=Synchrotron-based chemical imaging reveals plumage patterns in a 150 million year old early bird |journalrivista=Journal of Analytical Atomic Spectrometry |volume=28 |pagep=1024 |doi=10.1039/c3ja50077b |last2cognome2=Edwards |first2nome2=Nicholas P. |last3cognome3=Wogelius |first3nome3=Roy A. |last4cognome4=Bergmann |first4nome4=Uwe |last5cognome5=Barden |first5nome5=Holly E. |last6cognome6=Larson |first6nome6=Peter L. |last7cognome7=Schwarz-Wings |first7nome7=Daniela |last8cognome8=Egerton |first8nome8=Victoria M. |last9cognome9=Sokaras |first9nome9=Dimosthenis |issuenumero=7 |display-authors=etal |df= }}</ref> nuove analisi sulla colorazione dell' ''Archaeopteryx'', hanno rivelato che le penne dell'animale avevano una colorazione più complessa, di colore chiaro e scuro, con pigmentazioni più pesanti sulla punta distale e sulle alette esterne. In un comunicato stampa, Carney ha discusso contro questa interpretazione, insistendo sul fatto che la piuma dell'ala era "nero opaco con una punta più scura", mentre uno dei suoi colleghi ha sollevato l'argomento in un documento di revisione, tuttavia, non è stata pubblicata alcuna prova.<ref name=":0">{{citeCita web|url=http://vertpaleo.org/Society-News/SVP-Paleo-News/Society-News,-Press-Releases/Press-Release-Taking-a-Deeper-Look-at-Ancient-Wing.aspx|titletitolo=SVP – Press Release – Taking a Deeper Look at "Ancient Wing"|websitesito=vertpaleo.org|access-dateaccesso=3 Aprilaprile 2016}}</ref><ref>{{CiteCita journalpubblicazione|lastcognome=Vinther|firstnome=Jakob|datedata=1º Junegiugno 2015|titletitolo=A guide to the field of palaeo colour|journalrivista=BioEssays|languagelingua=en|volume=37|issuenumero=6|pagespp=643–656|doi=10.1002/bies.201500018|pmid=25854512|issn=1521-1878}}</ref>
 
== Classificazione ==
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[[File:Archaeopteryx lithographica (Cast of Maxberg Specimen).jpg|upright|thumb|Lo scomparso Esemplare di Maxberg]]
* L<nowiki>'</nowiki>'''Esemplare di Maxberg''' (S5) fu scoperto nel 1956 nei pressi di [[Langenaltheim]]. Il fossile consiste nel torso dell'animale e fu scoperto da [[Florian Heller]] nel 1958 e descritto da lui stesso nel 1959. Il campione manca di testa e coda, anche se il resto dello scheletro è per lo più intatto. Fu esposto per qualche tempo al Museo di Maxberg, a [[Solnhofen]], donato da Eduard Opitsch; dopo la sua morte, nel 1991, l'esemplare sparì dal museo e si pensa che sia stato rubato e probabilmente venduto.
* L<nowiki>'</nowiki>'''Esemplare di Haarlem''' (TM 6428, noto anche come il "Campione di Teyler") fu scoperto nel 1855, nei pressi di [[Riedenburg]], in [[Germania]] e descritto in un primo momento come ''Pterodactylus crassipes'' da von Meyer, nel 1857. Fu in seguito riclassificato da [[John Ostrom]], nel 1970 e si trova al [[Museo Teylers]], ad [[Haarlem]], nei [[Paesi Bassi]]. È uno degli esemplari più incompleti ed è composto solamente dalle ossa degli arti e qualche vertebra cervicale. Nel 2017, questo esemplare è stato riferito al nuovo genere ''[[Ostromia]]'', da Foth & Rauhut. Secondo la revisione suggerita dai due paleontologi l'esemplare differisce significativamente da ''Archaeopteryx'' e presenta maggiore similarità con gli [[Anchiornithinae|anchiornithidi]], come ''[[Anchiornis]]''.<ref name="desc">{{cite journalCita pubblicazione| last1 cognome1= Foth | first1 nome1= C. | last2 cognome2= Rauhut | first2 nome2= O.W.M. | title titolo= Re-evaluation of the Haarlem Archaeopteryx and the radiation of maniraptoran theropod dinosaurs | journal rivista= BMC Evolutionary Biology | volume = 17 | page p= 236 | date data= 2017 | doi = 10.1186/s12862-017-1076-y | url = https://link.springer.com/article/10.1186/s12862-017-1076-y}}</ref>
* L<nowiki>'</nowiki>'''Esemplare di Eichstätt''' (JM 2257), fu scoperto nel 1951 nei pressi di Workerszell, in [[Germania]] e descritto da Peter Wellnhofer, nel 1974; si trova nel Museo di Jura, a [[Eichstätt]], in Germania. Si tratta del più piccolo campione noto ed il secondo fossile ritrovato a possedere una testa completa. Per alcuni si tratta di genere a parte (''[[Jurapteryx|Jurapteryx recurva]]'') o di una nuova specie ( ''Archeopteryx recurva'' ).
* L<nowiki>'</nowiki>'''Esemplare di Solnhofen''' (BSP 1999), fu scoperto nel 1970, vicino a Eichstätt, in Germania e descritto per la prima volta da Wellnhofer, nel 1988; si trova al Museo di Bürgermeister-Müller, a Solnhofen. In origine fu classificato come ''[[Compsognathus]]'', da un collezionista dilettante. È il più grande esemplare noto e secondo alcuni potrebbe rappresentare un genere a parte chiamato ''Wellnhoferia grandis''. L'esemplare manca di collo, coda, spina dorsale e testa.