Millantatore: differenze tra le versioni

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[[Aristotele]] aveva fissato gli elementi caratteristici: "Il millantatore è colui il quale fa mostra di titoli di merito che non possiede, esagerando il suo controllo del mondo di cui in realtà è privo."<ref>Aristotele, ''[[Etica a Nicomaco]]'', libro IV, 7 [la sincerità]. [http://www.filosofico.net/eticaanicomaco4.htm testo]</ref>
 
Si distingue dall'[[ironia|ironico]] che, invece, ''è colui che nega e nasconde i titoli di merito di cui dispone attenuandoli''. Tra questi due contrapposti estremi – l'ironico e il millantatore – si colloca la [[Verità|sincerità]], che trova il suo opposto nella [[menzogna]].
 
L'opera più famosa dell'antichità nella fissazione dei "[[carattere (psicologia)|caratteri]]" è senza dubbio quella di [[Teofrasto]], che appunto, dedicò al ''millantatore'' una delle pagine più famose.