Tieste: differenze tra le versioni
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'''Tieste''' ({{lang-grc|Θυέστης}}, ''Thyestes'', pronuncia: {{IPA|tʰyéstɛːs}}) è un personaggio della [[mitologia greca]] figlio di [[Pelope]] e di [[Ippodamia (figlia di Enomao)|Ippodamia]] e fratello gemello di [[Atreo]].▼
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▲'''Tieste''' ({{lang-grc|Θυέστης}}, ''Thyestes'', pronuncia: {{IPA|tʰyéstɛːs}}) è un personaggio della [[mitologia greca]] figlio di [[Pelope]]<ref>Secondo Igino, conquistatore del Peloponneso</ref> e di [[Ippodamia (figlia di Enomao)|Ippodamia]]
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Appartiene alla stirpe dei Pelopidi. È protagonista col fratello Atreo di una sanguinosa e macabra faida che nasce con la contesa del trono paterno e termina quando tutti avranno vendicato i torti subiti e l'ultimo di loro, [[Oreste]] (figlio di un figlio di Atreo) vagherà perseguitato dai rimorsi e dalle [[Erinni]] fino all'intervento di [[Atena]]<ref>Eschilo, ''Orestea, Le Eumenidi''</ref>
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== Il mito ==
La vita di Tieste è contrassegnata dai rapporti di ostilità con Atreo. Alla morte di [[Pelope]], sovrano di [[Micene]], la popolazione fu chiamata a scegliere tra i due fratelli il successore. Tieste riuscì con l'inganno a farsi eleggere: Atreo, infatti, aveva adempiuto un vecchio voto sacrificando ad [[Artemide]] « il più bel capo del suo gregge » ma, siccome si trattava di un « agnello cornuto dal vello d'oro », uccise l'animale e fece impagliare il vello, pavoneggiandosi poi di un simile gioiello sulla piazza del mercato. Tieste, in preda alla gelosia, decise di accondiscendere all'interesse di [[Erope (figlia di Catreo)|Erope]], moglie di Atreo, e la sedusse con lo scopo di ottenere il tesoro.<ref>R. Graves, ''I miti greci'', Milano, Longanesi, 1955, p. 506</ref>
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