Luigi Prinotto: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Luigi Prinotto, ebanista alla Corte Sabauda, è segnalato a Torino nel 1721 - quindi prima di [[Pietro Piffetti]] - anno in cui il suo nome compare per la prima volta nei registri di pagamenti del [[Palazzo reale di Torino]]. Aveva quindi a Torino una avviata bottega di mobili, finemente intersiati con legno di noce di varie tonalità, con bois de rose e con altri legni da frutta, con la madreperla e l'avorio. Esecutore attento e preciso, è oggi noto in particolare per la scrivania a ribalta, intarsiata in avorio, con figure che rappresentano episodi dell'[[assedio di Torino]], del 1706, che vide il sacrificio del soldato [[Pietro Micca]].<ref>Come ringraziamento per la vittoria ottenuta, Vittorio Amedeo II di Savoia, divenuto Re di Sicilia, fece costruire la [[basilica di Superga]], su disegno dell'architetto [[Filippo Juvarra]].</ref> Questo scrittoio fu eseguito nel 17211723, per il Palazzo Reale di Torino, probabilmente ad uso esclusivo del re.
 
Nell'intarsio è rappresentatio l'esercito franco-spagnolo contro quello vittorioso piemontese-austriaco comandato dal generale imperiale [[Wirich Philipp von Daun]], con la collaborazione del principe [[Eugenio di Savoia]] per conto del duca [[Vittorio Amedeo II di Savoia]], che più tardi diventò il primo re del suo casato.<ref>Lastronata in ebano e in avorio, con filettatura in bois de violette, su un telaio di legno di noce massiccio, costruito con incastri a coda di rondine, questa scrivania ha le gambe ricurve e terminanti con piedi caprini in bronzo dorato. Dimensioni: lunghezza 100,50, larghezza 43, altezza 103.</ref>
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Al Museo civico d'arte antica di Palazzo Madama si conservano altre opere di Luigi Prinotto: una cornice in legno intarsiata in madreperla, firmata a datata 1722, con dentro una ''Annunciazione'', dipinta su seta da [[Claude Girard]]; un medagliere del 1730, intarsiato di ebano, palissandro, madreperla e avorio e la scrivania a ribalta, con intarsi di feste campestri e scene di caccia. E stato acquistato nel 2001 da questo Museo un tabernacolo in legno, intagliato, dorato e intarsiato in avorio e madreperla che proviene dalla cappella della villa "La Vernea", a [[Nichelino]] (TO).<ref>{{cita|Pagella| p. 103 e 117}}.</ref> Un inginocchiatoio (eseguito nel 1762) e una scrivania detta ''di Diana'', opere di Luigi Prinotto, si trovano negli appartamenti del Re e della Regina, a [[Stupinigi]].
 
 
== Note ==