Storia della Sardegna giudicale: differenze tra le versioni

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Da questo sistema di informazioni si possono trarre alcuni ragionevoli spunti di riflessione: Bisanzio lasciò al governo di Sardegna, Corsica e Baleari un [[arconte]] con sede a Cagliari. La figura dell'arconte unificava i poteri civili del ''praeses'' con quelli militari del ''Dux''. Nel [[1990]] è stato rinvenuto a [[Tharros]] (l'antica capitale arborense precedente alla fondazione di [[Oristano]]) un sigillo recante l'iscrizione in lingua greca ''Zerchis àrchon Arbor'' (Zerchis arconte d'Arborea), e questo significa forse che la figura dell'arconte venne moltiplicata per favorire il controllo e la risposta difensiva nei diversi territori soggetti alle incursioni moresche.
 
Nel corso del IX - X secolo le figure imperiali presenti in altri distretti dell'Impero bizantino assunsero una natura dinastica e familiare come avvenne ad esempio a [[Venezia]] e [[Napoli]]. Si assistette quindi ad un processo di radicamento al potere di una stessa famiglia nei diversi giudicati, i ''[[Lacon -Gunale]]''<ref>È interessante che a Cagliari i giudici che si richiamavano ai Lacon usassero il nome Salusio, in alternativa alla famiglia Unale associata al nome dinastico Torcotorio</ref> (affiancata da altre famiglie aristocratiche). Ciò lo si evince dall'appartenenza sin dalle origini di tutti i quattro giudici sardi, di cui si ha notizia, a questo ceppo originario e dalla pratica dei matrimoni tra consanguinei che denota la loro volontà di mantenere la ''purezza'' e la forza dei diritti di successione.
 
==== Le diverse tesi sulle casate regnanti ====