Dialetto sudtirolese: differenze tra le versioni
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Il '''dialetto sudtirolese'''{{ISO 639}} (in [[lingua tedesca|tedesco]] ''Südtirolerisch'' o ''Südtirolisch'', nel dialetto locale ''Südtiroulerisch'' o ''Sîdtiroul(er)isch'') è un vernacolo [[lingua tedesca|tedesco]] diffuso in [[Italia]] tra la popolazione germanofona dell'[[Provincia autonoma di Bolzano|Alto Adige]] ([[sudtirolesi]]). Fa parte dei cosiddetti dialetti [[bavarese meridionale|
== Caratteristiche ==
Il 69,15% degli abitanti della provincia di Bolzano è di madrelingua tedesca. Nella vita privata ed anche pubblica predomina il dialetto sudtirolese, mentre il tedesco standard nella sua variante austriaca rimane l'idioma insegnato a scuola, usato nella comunicazione scritta e nelle occasioni ufficiali. Pertanto esiste una situazione di [[diglossia]].
Dal punto di vista linguistico il dialetto sudtirolese è omogeneo a quello nordtirolese, e viene classificato come bavarese meridionale.<ref>Zambelli 2004, pp. 8-9</ref> In questo senso sarebbe più corretto parlare di un unico dialetto tirolese, al di qua e al di là del [[Brennero]].
La parlata sudtirolese ha comunque dei tratti che la distinguono, in particolare per le influenze dall'italiano. Nel corso del tempo si è arricchita di parole [[lingua italiana|italiane]], spesso assenti nel tedesco standard e austriaco.
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== Dialetto e bilinguismo ==
Il dialetto sudtirolese è molto diverso dal tedesco standard: per esempio ''"Wås isch'n des''" ("Che cos'è") corrisponde a "''Was ist denn das''", "''I woas nett''" ("Non lo so") a "''Ich weiss es nicht''". Inoltre esistono notevoli varietà linguistiche tra le diverse microregioni della provincia, tant'è che per esempio il dialetto [[Val Pusteria|pusterese]] si differenza sensibilmente da quello usato in [[Val Venosta]]. In effetti le [[isoglossa|isoglosse]] delle parlate tirolesi seguono un andamento nord-sud, facendo assimilare il pusterese più al dialetto della valle dell'[[Inn]], e il venostano al [[distretto di Landeck]], che non fra di loro.<ref>[[Egon Kühebacher]], ''Zur Dialektgeographie des Ahrntales'', in "[[Der Schlern]]", 52, 1978, pp. 428-448.</ref> Le parlate linguisticamente più conservative si riscontrano nelle valli laterali, come per
Ad ogni modo i vari dialetti tirolesi, come la maggior parte dei dialetti austrobavaresi, sono tra loro mutualmente intelligibili e i loro parlanti riescono a comunicare anche parlando nel rispettivo dialetto.
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L'uso delle parole italiane, od adattate dall'italiano, è ormai invalso nel linguaggio quotidiano, soprattutto nei centri urbani, dove la presenza di altoatesini di lingua italiana è più forte. Anche nel linguaggio [[amministrazione|amministrativo]] vengono usati spesso termini italiani, in luogo dei corrispettivi tedeschi.
Degna di nota, nella lingua parlata quotidianamente (quindi quella più viva), l'abitudine (mediamente diffusa) di colorire le frasi anche attraverso l'utilizzo di espressioni scurrili ed imprecazioni italiane, tra cui anche [[bestemmie]], le quali non troverebbero altrettanto fantasioso corrispettivo nel tedesco standard. Due esempi sono l'uso delle parole "''drkazzt/inkazziert''" ("incazzato"), entrate anche nell'uso del [[tedesco austriaco]], e l'uso della parola "''fregiert''" (leggi: freghiert), evidentemente derivata dall'italiano "fregato". Inoltre è frequente l'uso dell'intercalare "dai" nelle frasi in dialetto sudtirolese.
Nel linguaggio giovanile sudtirolese, parole italiane vengono usate per provocare o per scherzare sulla propria scarsa conoscenza dell'italiano, ed un esempio è chiamare i propri amici con il termine "ragazzi": in tirolese si userebbe "''Buabn''", ovvero appunto ragazzi, oppure "''Mandr''" ovvero signori.
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