Direzione - Socialdemocrazia: differenze tra le versioni

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'''Direzione - Socialdemocrazia''' (''Smer - sociálna demokracia'') è un partito politico [[Slovacchia|slovacco]] fondato nel [[1999]] da [[Robert Fico]], esponente del '''Partito della Sinistra Democratica''' (''Strana Demokratickej Ľavice'' - SDĽ) che aveva raccolto i [[Socialismo|socialisti]] slovacchi dopo lo scioglimento, nel [[1990]], del [[Partito Comunista di Slovacchia (1939)|Partito Comunista di Slovacchia]] (nel [[1992]], invece, i filo-[[Marxismo|marxisti]] rifondarono il [[Partito Comunista di Slovacchia]] dissolto due anni prima).
 
Agli inizi lo Smer volle porsi come un partito nuovo, come una forza della cosiddetta "[[New Left|nuova sinistra]]", non legato né al regime comunista, né alla cultura socialista. Alle [[Elezioni parlamentari in Slovacchia del 2002|elezioni parlamentari del 2002]], lo Smer ottenne il 13,5% dei voti, contro l'1,4 dello SDL, che rimase, quindi, molto distante dallo sbarramento del 5%. Lo Smer si propose, allora, come l'opposizione di [[Sinistra (politica)|sinistra]] moderata alla coalizione di governo formata da [[Unione Democratica e Cristiana Slovacca]], [[Movimento Cristiano-Democratico (Slovacchia)|Movimento Cristiano-Democratico]], [[Alleanza del Nuovo Cittadino]], [[Partito della Coalizione Ungherese]]. Fico cercò di qualificare il suo partito come un'opposizione più credibile di quella comunista, da un lato, e quella nazionalista ([[Movimento per una Slovacchia Democratica|HZDS]]), dall'altro.
 
Nel [[2004]], lo Smer accettò la fusione con lo SDL e con altri due piccoli partiti socialdemocratici, l'Alternativa Social Democratica (anch'esso fuoriuscito dallo SDL) ed il Partito Social Democratico di Slovacchia, che nel [[1992]] era stato brevemente guidato da [[Alexander Dubček]] e che, nel [[1998]], aveva preso parte alla ''Coalizione Democratica Slovacca'' con i moderati del Movimento Democratico Cristiano-Democratico. Il partito acquisì il nome attuale, sancendo così la formale adesione alla cultura [[socialdemocratica]]. Da qui l'adesione al [[Partito Socialista Europeo]].
 
Alle [[Elezioni parlamentari in Slovacchia del 2006|elezioni parlamentari del 2006]], lo Smer raddoppiò i propri consensi, passando dal 13,3 al 29,1% dei voti. Robert Fico fu nominato primo ministro, sulla base di un'isolita alleanza sinistra (Smer) - destra (HZDS-[[Partito Nazionale Slovacco|SNS]]).
 
Alle [[Elezioni parlamentari in Slovacchia del 2010|elezioni parlamentari del 2010]] lo Smer incrementò ancora i suoi consensi, spingendosi fino al 34,79% che gli è valso 62 seggi. Tuttavia, è stato estromesso dal governo, guidato da [[Iveta Radičová]] con l'appoggio di un'alleanza di quattro partiti: l'[[Unione Democratica e Cristiana Slovacca - Partito Democratico]], il liberale [[Libertà e Solidarietà]] (SaS), il [[Movimento Cristiano-Democratico (Slovacchia)|Movimento Cristiano-Democratico]] (KDH) e il partito etnico ungherese [[Most–Híd]].
 
Alle [[Elezioni parlamentari in Slovacchia del 2012|elezioni parlamentari del 2012]] lo Smer ha conquistato il 44,79 % dei voti, ottenendo 83 seggi su 150 nel Parlamento unicamerale e potendo creare un governo monocolore.