Accadde al penitenziario: differenze tra le versioni

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|didascalia=
|titolo italiano= Accadde al penitenziario
|titolo alfabetico= Accadde al penitenziario
|paese= [[Italia]]
|anno uscita= [[1955]]
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|genere = Commedia
|regista= [[Giorgio Bianchi]]
|produttore= [[Felice Zappulla]] per [[Fortunia Film]]
|casa produzione=
|produttore esecutivo=
|soggetto= [[Felice Zappulla]]
|sceneggiatore= [[Ruggero Maccari]], [[Ettore Scola]], [[Giovanni Grimaldi]]
|produttore= [[Felice Zappulla]] per [[Fortunia Film]]
|produttore esecutivo=
|casa produzione= [[Fortunia Film]]
|casa distribuzione italiana =
|attori=
*[[Aldo Fabrizi]]: Cesare Cantelli, Agente di Custodia
*[[Alberto Sordi]]: Giulio Parmitoni
*[[Mara Berni]]: Mara
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*[[Mario Riva]]: Mario
*[[Riccardo Billi]]: Riccardo
*[[Memmo Carotenuto]]: una guardia
*[[Antonio Nicotra]]: la guardia notturna importunata
*[[Pietro Carloni]]: Il vicecommisario
*[[Carlo Romano]]: Il capo degli agenti di custodia
*[[Ignazio Balsamo]]: Detenutodetenuto
*[[Enrico Luzi]]: Detenutodetenuto
*[[Turi Pandolfini]]: Detenutodetenuto
*[[Mino Doro]]: l'automobilista che ha avuto l'incidente
|fotografo= [[Tonino Delli Colli]]
|montatore= [[Adriana Novelli]]
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|truccatore=
}}
'''''Accadde al penitenziario''''' è un film comico del [[1955]], diretto da [[Giorgio Bianchi]] con [[Aldo Fabrizi]], e [[Alberto Sordi]], [[Mara Berni]]: [[Walter Chiari]], [[Peppino De Filippo]], [[Nino Besozzi]], [[Riccardo Billi]] e [[Mario Riva]].
 
== Trama ==
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Cesare è un agente di custodia dei detenuti di un penitenziario romano. L'uomo, seppur burbero ed irascibile, ha un animo buono e cerca di non essere troppo severo coi detenuti. Anche per questo atteggiamento permissivo viene spesso perseguitato dal suo superiore.
 
Tra i detenuti, si distinguono Otello, il quale si è fatto arrestare di proposito perché considera il carcere un paradiso in cui vivere in pace e tranquillità, e Walter, un ingenuo commesso di gioielleria che s'si è lasciato raggirare ed è finito in galera al posto di una bella truffatrice. Cesare è solito chiedere ad alcuni detenuti di scrivere le loro storie in un quaderno.
 
Tra quelle riportate, vi è anche l'arresto di Giulio, un giovane che, sotto l'effetto dell'alcol, ha girato mezza Roma importunando guardie notturne, tassisti e prostitute, finendo col restare coinvolto in una rapina. Condotto in commissariato dopo aver smaltito la sbronza, l'uomo tratta con sufficienza il vicecommissario, rivelandosi un folle anche senza essere ubriaco.