Storia di Siracusa in epoca greca: differenze tra le versioni

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{{vedi anche|Storia di Siracusa in epoca greca: dal 485 al 466 a.C.}}
==== Il primo tiranno di Siracusa: Gelone (485-478 a.C.) ====
[[File:Acquedotto Galermi.jpg|thumb|upright=2.6|center|L'[[acquedotto Galermi]]; il più antico acquedotto di Sicilia. Fatto costruire da Gelone nel [[480 a.C.]] adoperando come operai i soldati cartaginesi sconfitti in guerra. Prende avvio dal [[monte Lauro]] e sgorga al colle Temenite di Siracusa]]
[[File:Gelone-che-accorda-la-pace-ai-vinti-cartaginesi-1024x769.jpg|left|thumb|Gelone che accorda la pace ai vinti cartaginesi. Quadro di [[Michele Panebianco]] (1850)]]
Con Gelone divenuto primo tiranno della polis nascono altri quattro quartieri-città (per via delle loro dimensioni) in Siracusa ([[Ortigia (Siracusa)|Ortigia]], [[Tyche]], [[Neapolis (Siracusa)|Neapolis]], [[Acradina]]), per vedere anche il quinto bisognerà attendere l'era Dionigiana, quando la Siracusa greca prenderà il soprannome de ''la [[Pentapoli siracusana|Pentapoli]]'' (cinque città riunite).
<br />Il tiranno Gelone accrebbe quindi la presenza greca in [[Sicilia]], espandendo i territori della città, allentando anche la pressione dei [[Siculi]] e dei [[Sicani]] ai confini della capitale greca. Nel [[485 a.C.]] distrusse [[Rovine di Kamarina|Camarina]] deportando i cittadini, stessa cosa fece nel [[481 a.C.]] quando conquistò [[Megara Hyblaea]]. Anche da [[Gela]] spostò metà della popolazione in modo da accrescere la popolazione della città aretusea e rafforzare numericamente anche l'[[esercito]] e la [[flotta]] che sotto il suo regno si dice divenne la più potente conosciuta all'epoca nel [[Mediterraneo]].
 
<br />La fama di Gelone e la nuova ricchezza di Siracusa, non tardarono ad oltrepassare i confini siciliani. Infatti il tiranno siracusano era ben noto nel mondo greco e doveva esserlo anche presso i governi di [[Atene]] e di [[Sparta]], dato che questi inviarono nella città aretusea [[ambasciatori|ambasciate]] con il preciso scopo di chiedere al tiranno l'intervento di Siracusa nella [[Seconda guerra persiana]]. Gli ambasciatori chiesero a Gelone di unirsi alla [[Lega di Delo]]; una lega formata dalle città greche per sconfiggere i persiani.
<br />Ma in cambio del proprio aiuto Gelone voleva che i greci gli affidassero il comando delle operazioni militari di terra o il comando della flotta marittima. Vedendosi rifiutate entrambe le richieste, l'una dagli spartani e l'altra dagli ateniesi che non accettavano di sottostare ai comandi del tiranno [[siceliota]], decise che Siracusa non avrebbe partecipato al conflitto e quindi non avrebbe inviato alcun aiuto.
 
<br />In verità molti storici pensano che il motivo reale per il quale Siracusa non partecipò alle guerre persiane, fu che essa era già in lotta contro [[Cartagine]] che assediava la [[Sicilia]] e infatti da lì a poco tempo i cartaginesi attaccarono [[Himera|Imera]], nei pressi di [[Palermo]]. Fu così che [[Terone]] di Agrigento e Gelone di Siracusa, si ritrovarono alleati in questa guerra contro i cartaginesi in terra siciliana. La battaglia [[Battaglia di Imera (480 a.C.)|avvenne a Imera]], una colonia greca fondata da [[calcide]]si provenienti da [[Zancle]] (l'odierna [[Messina]]) e da esuli siracusani. L'esito del conflitto fu totalmente favorevole per le due città attaccate: Agrigento e Siracusa; e quest'ultima, essendo stata decisiva con il suo intervento bellico per le sorti della battaglia, volle dettare lei le condizioni da imporre ai nemici vinti, condizioni che anche i suoi alleati, come Akragas, dovettero accettare. Gelone morì poco tempo dopo la battaglia di Imera e venne ricordato come un "sovrano giusto" dal popolo siracusano.
[[File:Gelone-che-accorda-la-pace-ai-vinti-cartaginesi-1024x769.jpg|left|thumb|Gelone che accorda la pace ai vinti cartaginesi. Quadro di [[Michele Panebianco]] (1850)]]
 
<br />In verità molti storici pensano che il motivo reale per il quale Siracusa non partecipò alle guerre persiane, fu che essa era già in lotta contro [[Cartagine]] che assediava la [[Sicilia]] e infatti da lì a poco tempo i cartaginesi attaccarono [[Himera|Imera]], nei pressi di [[Palermo]]. Fu così che [[Terone]] di Agrigento e Gelone di Siracusa, si ritrovarono alleati in questa guerra contro i cartaginesi in terra siciliana. La battaglia [[Battaglia di Imera (480 a.C.)|avvenne a Imera]], una colonia greca fondata da [[calcide]]si provenienti da [[Zancle]] (l'odierna [[Messina]]) e da esuli siracusani. L'esito del conflitto fu totalmente favorevole per le due città attaccate: Agrigento e Siracusa; e quest'ultima, essendo stata decisiva con il suo intervento bellico per le sorti della battaglia, volle dettare lei le condizioni da imporre ai nemici vinti, condizioni che anche i suoi alleati, come Akragas, dovettero accettare. Gelone morì poco tempo dopo la battaglia di Imera e venne ricordato come un "sovrano giusto" dal popolo siracusano.
 
==== Gerone I (478-466 a.C.) ====