Hapkido: differenze tra le versioni

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L''''Hapkido''' (o '''Hap Ki Do''', 합기도 in [[hangŭl]], 合氣道 in [[hanja]]) è un'[[arte marziale]] [[corea]]na. In [[Lingua (linguistica)|lingua]] coreana, ''Hap'' significa "coordinazione" o "unione"; ''Ki'' descrive l'[[energia]] interna, lo [[spirito]], la resistenza, o la [[forza]]; e ''Do'' significa "arte" o "via".
 
L’Hapkido - considerato come la prima Arte Marziale Mista Moderna - viene quindi tradotto letteralmente come ''"unione-energia-via"'', ma è più spesso reso come ''"la via della coordinazione dell'energia"'' o ''"l'arte della coordinazione della forza"''; il nome, così come l'arte marziale, è affine e derivante dall'[[Aikido]] giapponese fondato dal Maestro [[Morihei Ueshiba]] (植芝盛平). Condivide i principi di armonia tra il ruolo di ''Tori'' (colui che porta a termine con successo una tecnica, spesso difensiva) e il ruolo di ''Uke'' (colui che subisce la tecnica). L'Hapkido focalizza la sua principale attenzione al centro del corpo dei due avversari che, fondendosi, formano un centro "sociale" di cui ''Tori'' fa tesoro, appropriandosene e neutralizzando l'aggressore con l'impiego della sua stessa forza.
 
La nascita dell’Hapkido risale intorno al 1940, ad opera del Gran Maestro Dojunim Choi Yong Sul, che lo sviluppò dopo anni di studio in Giappone, attraverso l’insegnamento di Sogaku Takeda (1868-1943), Maestro di Daito-Ryu Aiki-Jujitsu. Tornato in Corea, Choi Yong Sul mise a punto un sistema di allenamento più completo che dava spazio anche alle tecniche di percussione, influenzando l’evoluzione dell'arte. L'arte originaria assunse diversi nomi: Yu-Sul, Hapki-Yu-Sul, Hapki-Yu-Kwon ed infine venne identificata nell’attuale Hapkido.
 
L'Hapkido impiega [[leva|leve]], punti di pressione, proiezioni, calci e altri colpi principalmente per la [[difesa personale]]. I praticanti di Hapkido imparano a usare e controllare il loro ''peyang'' e quello di colui che attacca. Questo perché l'Hapkido enfatizza i movimenti circolari, i movimenti senza opporre resistenza e il controllo dell'avversario.
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Benché l'Hapkido contenga sia tecniche di evasione che tecniche di entrata, la fine di molte situazioni consiste nell'avvicinarsi all'avversario per effettuare colpi a breve distanza, leve o proiezioni. Il praticante di Hapkido cerca quindi di avvantaggiarsi attraverso tecniche, cercando di evitare l'uso di forza contro forza.
 
L'Hapkido è composto da una ampia gamma di tecniche: colpi con la mano di taglio e di punta, gomitate, pre-leve denominate svincoli, leve articolari, proiezioni e sbilanciamenti,  calci bassi, medi e alti e ginocchiate, cadute e capriole, tutte studiate per diventare gesti istintivi e persistenti, in modo tale da essere veramente efficaci nel caso di un reale attacco.
 
L’Hapkido studia inoltre forme codificate, dette “Hyong Sae” o “Hyung Sae”, per meglio canalizzare l'energia e migliorare le performance del corpo. Vengono eseguiti molti esercizi di meditazione e di respirazione per migliorare la concentrazione e l’equilibrio in pieno contatto con la natura. Lo studio di un’arte marziale tradizionale completa come l’Hapkido deve essere paragonato allo studio approfondito di una disciplina in ambito universitario.