Arcidiocesi di Modena-Nonantola: differenze tra le versioni

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{{diocesi della chiesa cattolica
|nome = [[Arcidiocesi]] di [[Modena]]-[[Nonantola]]
|immagine = Duomo di Modena 14.JPG
|latino = Archidioecesis Mutinensis-Nonantulana
|titolo = [[Arcivescovo]] [[metropolia|metropolita]]-[[abate]]
|titolare = [[Erio Castellucci]]
|coadiutore =
|emeriti =
|ausiliari =
|vicario = Giuliano Gazzetti
|provicario = Federico Pigoni
|stato = Italia
|ritoliturgico = [[rito romano|romano]]
|eretta = [[III secolo]] (Modena)<br />[[VIII secolo]] (Nonantola)
|unitaplena = 30 settembre [[1986]]
|stemma =
|mappa = Diocesi Modena-Nonantola.png
|cattedrale = [[Duomo di Modena|Metropolitana di Santa Maria Assunta in Cielo e San Geminiano]]
|concattedrali = [[Abbazia di Nonantola|San Silvestro I papa]]
|mappacollocazione =
|mappaprovincia =
|suffraganee = [[Diocesi di Carpi|Carpi]], [[Diocesi di Fidenza|Fidenza]], [[Diocesi di Parma|Parma]], [[Diocesi di Piacenza-Bobbio|Piacenza-Bobbio]], [[Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla|Reggio Emilia-Guastalla]]
|regione = [[Regione ecclesiastica Emilia-Romagna|Emilia-Romagna]]
|battezzati = 478.374
|popolazione = 515.732
|proporzione = 92,8
|sacerdotisecolari = 182
|sacerdotiregolari = 57
|sacerdoti = 239
|battezzatipersacerdote = 2.001
|diaconi = 72
|religiosi = 57
|religiose = 307
|vicariati =
|parrocchie = 243
|superficie = 2.089
|indirizzo = Via Sant'Eufemia 13, 41121 Modena, Italia
|sito = www.modena.chiesacattolica.it
|anno = 2014
|ch = mono
}}
[[File:Abbazia di nonantola 00.JPG|thumb|upright=1.3|L'[[abbazia di Nonantola]], [[concattedrale]] dell'arcidiocesi]]
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L<nowiki>'</nowiki>'''arcidiocesi di Modena-Nonantola''' (in [[lingua latina|latino]]: ''Archidioecesis Mutinensis-Nonantulana'') è una sede metropolitana della [[Chiesa cattolica in Italia]] appartenente alla [[regione ecclesiastica Emilia-Romagna]]. Nel [[2013]] contava 478.374 battezzati su 515.732 abitanti. È retta dall'[[arcivescovo]]-[[abate]] [[Erio Castellucci]].
 
== Territorio ==
L'arcidiocesi comprende parte della [[provincia di Modena]].
 
Sede arcivescovile è la città di [[Modena]], dove si trova la [[Duomo di Modena|cattedrale di Santa Maria Assunta]]. A [[Nonantola]], si trova l'[[abbazia di Nonantola|abbazia]], con la [[concattedrale]] dedicata a [[papa Silvestro I]].
 
Il territorio è suddiviso in 243 parrocchie.
 
== Istituti religiosi ==
; Istituti religiosi maschili
* [[Comunità di San Giovanni]]
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* Suore della Piccola Famiglia di Maria
 
== Storia ==
=== Sede di Modena ===
La prima menzione storica della diocesi modenese risale alla metà del [[IV secolo]] ed è legata alla figura di [[Geminiano di Modena|san Geminiano]], che partecipò al [[Sinodo di Milano (390)|sinodo di Milano]] del [[390]] presieduto da [[sant'Ambrogio]]. Dalla ''Vita'' di Geminiano si ricavano inoltre i nomi del predecessore e del successore sulla cattedra modenese, ossia Antonino e Teodoro (Teodolo).
 
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Il [[rito romano]] fu adottato a Modena nella prima metà del [[XV secolo]], durante l'episcopato di Carlo Boiardo, per imposizione di [[papa Eugenio IV]].
 
Durante il [[XVI secolo]] Modena fu uno dei centri del [[protestantesimo]] italiano, che trovò un gruppo di cultori appassionati con a capo il letterato [[Lodovico Castelvetro]]. Il vescovo [[Giovanni Gerolamo Morone]], ritenutoa troppodistanza deboledi neianni, confrontinon deglipiù ereticivescovo modenese, fudiplomatico depostopapale di punta e cardinale, nel 1557 fu arrestato ede imprigionato a [[Castel Sant'Angelo]] a [[Roma]] con l'accusa di essere stato troppo debole nei confronti degli eretici e di essere favorevole all'eresia protestante. Solo dopo la morte di [[papa Paolo IV]] nel 1559 fu liberato, riabilitato e potésuccessivamente ritornareresse sullauna seconda volta la sede modenese. Fu in seguito protagonista al [[concilio di Trento]] e fondatore del [[seminario]] diocesano.
 
Tra le figure di maggior spicco del clero e della diocesi modenese emerge il sacerdote e cultore di cose ecclesiastiche [[Ludovico Antonio Muratori]] autore della monumentale collezione delle ''Rerum Italicarum Scriptores'' e a cui [[papa Pio XII]] dedicò un mirabile ricordo nel secondo centenario della morte.<ref>[http://www.vatican.va/archive/aas/documents/AAS-42-1950-ocr.pdf AAS 42 (1950), pp. 296-299].</ref>
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Il 22 agosto [[1855]] la diocesi, che precedentemente era stata suffraganea di [[arcidiocesi di Ravenna-Cervia|Ravenna]] ([[V secolo|V]]-[[XVI secolo]]) e poi di [[arcidiocesi di Bologna|Bologna]], fu elevata ad [[arcidiocesi]] [[metropolia|metropolitana]] con la [[bolla pontificia|bolla]] ''Vel ab antiquis'' di [[papa Pio IX]]. In origine la [[provincia ecclesiastica]] coincideva con i territorio del [[ducato di Modena e Reggio|ducato di Modena]] e comprendeva le diocesi di [[Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla|Reggio Emilia]], [[Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla|Guastalla]], [[Diocesi di Carpi|Carpi]] e [[Diocesi di Massa Carrara-Pontremoli|Massa Carrara]]. Nel [[1926]] Massa Carrara tornò all'[[arcidiocesi di Pisa]]. Nel dicembre [[1976]] la provincia ecclesiastica modenese si allargò con le [[diocesi di Fidenza]], di [[Diocesi di Piacenza-Bobbio|Piacenza]] e di [[Diocesi di Parma|Parma]].
 
=== Sede di Nonantola ===
L'[[abbazia di Nonantola]] fu fondata dal longobardo [[Anselmo di Nonantola|Anselmo]], cognato del [[Astolfo (re)|re Astolfo]], nell'[[VIII secolo]]. Con l'arrivo a [[Nonantola]] delle spoglie di [[Papa Silvestro I|papa San Silvestro]] e di [[papa Adriano III]], l'abbazia aumenta di importanza sotto il profilo religioso richiamando numerosi pellegrini, tanto che intorno all'annoal [[1000IX secolo]] l'abbazia accogliepuò contare 1000 monaci.
 
A partire dal [[1449]] ebbe fine la serie degli abati monaci e l'abbazia fu affidata ad abati [[commenda]]tari, per lo più [[cardinale|cardinali]]. Tra gli abati commendatari ci furono anche Giuliano della Rovere, eletto poi [[papa Giulio II]], e [[Carlo Borromeo|san Carlo Borromeo]].
 
Nel gennaio del [[1514]] i [[Ordine di San Benedetto|Benedettini]] lasciarono il monastero, che venne affidato ai [[Ordine cistercense|Cistercensi]]. Le principali condizioni pattuite eraerano che ai monaci, con una dotazione loro assegnata, spettava il compito di eleggere il loroproprio prioreabate conventuale e di gestire il possesso dellala chiesa e delil monastero, mentre il palazzo abbaziale, il patrimonio dell'abbazia e la [[Abbazia territoriale|giurisdizione spirituale]] erarimanevano di proprietàpertinenza dell'abate commendatario.
 
Nel [[1567]] il cardinale Borromeo fondò il [[seminario]] abbaziale dotandolo personalmente di 6.000 scudi e scrivendone le regole; istituì inoltre per primo l'obbligo della visita pastorale del territorio dipendente dall'abbazia. Su istanza dello stesso cardinale fu celebrato il primo [[sinodo diocesano]] nella cattedrale di Nonantola il 4 dicembre [[1565]].
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Dal sinodo celebrato dall'abate commendatario Jacopo De Angelis nel [[1688]] si evince che il territorio dipendente dall'abbazia era molto vasto. Esso comprendeva più di 300 chiese sparse, oltre che nel territorio proprio di Nonantola, in molte diocesi italiane (tra cui Parma, Piacenza, Cremona, Pavia, Mantova, Verona, Vicenza, Treviso, Bologna, Pistoia, Firenze, Perugia, Assisi) compresa una chiesa a [[Costantinopoli]], senza contare terreni e ''castella'' nel ravennate, nel milanese, in Piemonte e presso il [[lago di Garda]], su cui l'abate esercitava la giurisdizione temporale, nonché diritti vari, come mulini e diritti di pesca e di navigazione presso il [[Panaro]].
 
Nel [[1783]] anche i Cistercensi lasciarono l'abbazia. [[Francesco Maria d'Este]], vescovo di [[diocesi di Reggio Emilia-Guastalla|Reggio Emilia]] e abate commendatario, istituì allora nella cattedrale un capitolo di canonici in sostituzione di quello monastico. Per le cure dello stesso vescovo fu ingrandito il seminario fino a contenere quasi 80 seminaristi.
 
Con l'invasione francese del [[1797]] iniziò la crisi dell'abbazia e della diocesi, che fu spogliata di tutti i suoi beni. Nel [[concordato]] italiano tra il governo francese e [[papa Pio VII]] del [[1803]] l'abbazia territoriale fu soppressa ed il suo territorio unito a quello di Modena. Tuttavia Francesco Maria d'Este continuò a governare la sede nonantolana come amministratore apostolico.
 
Passata la bufera francese, il [[Ducato di Modena e Reggio|duca di Modena]] [[Francesco IV di Modena|Francesco IV]] chiese ed ottenne il ripristino dell'abbazia territoriale, decisione che Pio VII prese il 15 dicembre [[1820]]; l'abbazia ''nullius'', ridotta territorialmente allaalle solasole Nonantolasue precedenti parrocchie comprese nel territorio del ducato, fu affidata [[In commendam|in commenda]]<ref>Istituto in base al quale a uno stesso vescovo erano assegnate le rendite provenienti da più diocesi.</ref> ai vescovi ''pro tempore'' di Modena.
 
=== Sedi unite ===
Il 23 settembre [[1902]] l'abbazia ''nullius'' di Nonantola divenne [[Diocesi suffraganea|suffraganea]] dell'arcidiocesi di Modena<ref>[https://archive.org/stream/analectaecclesia12romeuoft#page/285/mode/1up Decreto ''Ex decreto sacrae''], in ''Analecta ecclesiastica'', XII, 1904, p. 285.</ref>, a cui fu unita il 1º maggio [[1906]] con il decreto ''Ex decreto'' della [[Congregazione per i vescovi|Sacra Congregazione Concistoriale]].
 
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Il 30 settembre [[1986]], per effetto del decreto ''Instantibus votis'' della Congregazione per i vescovi, fu stabilita la ''plena unione'' delle due sedi e la nuova circoscrizione ecclesiastica ha assunto il nome attuale.
 
== Cronotassi dei vescovi ==
=== Abati di Nonantola ===
* ''Sant'''[[Anselmo di Nonantola|Anselmo]] † ([[752]] - 3 marzo [[803]] deceduto)
* Pietro † ([[804]] - [[824]])
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* Leopardo † ([[895]] - [[907]])
* Pietro III † ([[907]] - [[913]])
* Gregorio ''Beato'' Gregorio † ([[913]] - [[929]])<ref>{{Cita web
|url = http://www.santiebeati.it/dettaglio/97384
|titolo = Beato Gregorio. Abate di Nonantola. 3 agosto
|autore = Mauro Bonato
|sito = Santi, beati e testimoni
|accesso = 2 febbraio 2018
}}</ref>
* Ingelberto † ([[929]] - [[941]])
* Gerlone † ([[941]] - [[947]])
Line 227 ⟶ 233:
** ''Sede unita in perpetuo all'arcidiocesi di Modena (1906-1986)''
 
=== Vescovi e arcivescovi di Modena ===
* Cleto †
* Dionisio †<ref>Autori recenti, tra cui Lanzoni e Ricci, negano l'autenticità di questi primi due vescovi della sede modenese.</ref>
Line 330 ⟶ 336:
* [[Bartolomeo Santo Quadri]] † (31 maggio [[1983]] - 30 settembre [[1986]] nominato arcivescovo di Modena-Nonantola)
 
=== Arcivescovi-abati di Modena-Nonantola ===
* [[Bartolomeo Santo Quadri]] † (30 settembre [[1986]] - 12 aprile [[1996]] ritirato)
* [[Benito Cocchi]] † (12 aprile [[1996]] - 27 gennaio [[2010]] ritirato)
Line 336 ⟶ 342:
* [[Erio Castellucci]], dal 3 giugno [[2015]]
 
== Statistiche ==
L'arcidiocesi al termine dell'anno 2013 su una popolazione di 515.732 persone contava 478.374 battezzati, corrispondenti al 92,8% del totale.
{{tabella dati diocesi}}
Line 363 ⟶ 369:
|}
 
== Note ==
<references/>
 
== Fonti ==
*[[Annuario pontificio]] del 2014 e precedenti, in {{Catholic-hierarchy}}
*[http://www.modena.chiesacattolica.it/ Sito ufficiale] dell'arcidiocesi
Line 375 ⟶ 381:
*{{la}} [http://www.vatican.va/archive/aas/documents/AAS-79-1987-ocr.pdf Decreto ''Instantibus votis''], AAS 79 (1987), pp.&nbsp;753–755
 
=== Per la sede di Modena ===
* [http://www.tsc4.com/archiviocapitolaremo/AAMO/vescovi.htm Cronotassi] dei vescovi di Modena di Bernardino Ricci (pubblicata sul ''Bollettino del clero'' di Modena dal 1923 al 1927)
* Francesco Lanzoni, ''[http://www.archive.org/stream/MN5017ucmf_0#page/n829/mode/2up Le diocesi d'Italia dalle origini al principio del secolo VII (an. 604)]'', vol. II, Faenza 1927, pp.&nbsp;790–793
Line 382 ⟶ 388:
* {{la}} Konrad Eubel, ''Hierarchia Catholica Medii Aevi'', [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002716&mediaType=application/pdf vol. 1], p.&nbsp;353; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002717&mediaType=application/pdf vol. 2], pp.&nbsp;197–198; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002718&mediaType=application/pdf vol. 3], p.&nbsp;252; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002719&mediaType=application/pdf vol. 4], p.&nbsp;250; [http://www.archive.org/stream/hierarchiacathol05eubeuoft#page/277/mode/1up vol. 5], p.&nbsp;277; [http://www.archive.org/stream/hierarchiacathol06eubeuoft#page/298/mode/1up vol. 6], p.&nbsp;298
 
=== Per la sede di Nonantola ===
*{{en}} [http://www.gcatholic.org/dioceses/former/nona0.htm Scheda dell'abbazia] su ''Giga Catholic''
* Gaetano Montagnani, [http://books.google.it/books?id=jTRLAAAAYAAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false ''Storia dell'augusta badia di S. Silvestro di Nonantola''], Modena 1838
Line 388 ⟶ 394:
* [[Giuseppe Cappelletti]], [http://books.google.com/books?id=StQCAAAAQAAJ&pg=PA332 ''Le Chiese d'Italia dalla loro origine sino ai nostri giorni''], Venezia 1859, vol. XV, pp.&nbsp;332–358
 
== Voci correlate ==
* [[Duomo di Modena]]
* [[Abbazia di Nonantola]]
Line 396 ⟶ 402:
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterniestern i==
* [http://www.beweb.chiesacattolica.it/diocesi/diocesi/206/Modena+-+Nonantola Arcidiocesi di Modena-Nonantola] su BeWeB - Beni ecclesiastici in web
 
{{Controllo di autorità}}
 
{{Arcidiocesi metropolitane e Province ecclesiastiche italiane}}