Guerra d'Etiopia: differenze tra le versioni

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== Forze contrapposte ==
=== Preparazione e mobilitazione italiana ===
[[File:Mussolini truppe Etiopia.jpg|miniatura|sinistra|Mussolini passa in rassegna le truppe pronte a imbarcarsi per il Corno d'Africa|alt=Mussolini senza mostrine e stemma sul berretto passa in rassegna reparti della GNR]]
 
La responsabilità della preparazione della guerra non fu affidata al capo di stato maggiore generale, e neppure all'esercito, ma a uno speciale comitato nell'ambito del ministero delle Colonie. Nonostante fosse propenso ad ascoltare consigli dall'esercito, Mussolini insisté che doveva trattarsi di una guerra puramente fascista, posta sotto la sua personale direzione, e al comando del corpo di spedizione nominò [[Emilio De Bono]], un gerarca fascista ben in vista che aveva partecipato alla [[Guerra d'Eritrea|campagna africana]] del 1887 e aveva lasciato l'esercito anni prima. Si sperava che la maggior parte delle truppe sarebbe venuta non dall'esercito regolare bensì dalla [[Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale]], così da procurare gloria militare al regime relegando in un secondo piano Badoglio e l'esercito. De Bono pensò inizialmente di utilizzare tre divisioni, ma Mussolini per non rischiare gli fornì fin da subito forze molto più consistenti<ref>{{cita|Mack Smith|p. 81}}.</ref>.