Paolo Galeazzi: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
|||
Riga 34:
Il 16 settembre [[1932]] fu nominato [[vescovo di Grosseto]] da [[papa Pio XI]]: ricevette la consacrazione episcopale il 28 ottobre [[1932]] dal vescovo Cesare Boccoleri e co-consacratori i vescovi [[Francesco Maria Berti]] e [[Federico Emmanuel]].<ref>{{catholic-hierarchy}}</ref>
Durante il suo lungo episcopato, la diocesi di Grosseto si trasformò e innovò, grazie a numerose iniziative pastorali e alla capillare costruzione di chiese e strutture diocesane nel territorio.<ref name=minucci/> La prima grande opera fu riaprire il seminario vescovile, facendo realizzare la nuova sede di via Ferrucci, operativa a partire dal [[1936]].<ref name=minucci/>
Dopo la [[seconda guerra mondiale]] si occupò dei restauri del [[Palazzo Vescovile (Grosseto)|palazzo vescovile]], del [[Museo d'arte sacra della diocesi di Grosseto|museo d'arte sacra]] e degli altri beni diocesani danneggiati dai bombardamenti.<ref name=minucci/> Si adoperò anche per la ricostruzione della [[Chiesa di Santo Stefano (Porto Santo Stefano)|chiesa di Porto Santo Stefano]], allora non facente ancora parte della [[diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello]]. Intensificò la propria attività pastorale e non cessò di erigere nuove parrocchie in tutti i borghi della [[Maremma grossetana]]: la parrocchia di [[Giardino (Capalbio)|Giardino]] nel [[1945]],<ref>{{cita web|url=http://www.diocesipitigliano.it/pls/pitigliano/bd_dioc_annuario_css.singolo_ente?p_pagina=17&id_dioc=214&id_en=169&colore1=&colore2=&layout=0&rifi=&rifp=&vis=1|titolo=Parrocchia Giardino, Sacro Cuore di Gesù|accesso=22 febbraio 2018}}</ref> quelle di [[Pian d'Alma]], [[Marrucheti]] e [[Marina di Grosseto]] nel [[1946]],<ref>{{cita web|url=http://www.diocesidigrosseto.it/parrocchie/parrocchia-della-consolata/|titolo=Parrocchia della Consolata|accesso=22 febbraio 2018}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.diocesidigrosseto.it/parrocchie/maria-ss-ausiliatrice/|titolo=Maria SS. Ausiliatrice|accesso=22 febbraio 2018}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.diocesidigrosseto.it/parrocchie/parrocchia-di-san-rocco-e-della-beata-vergine-del-carmine-marina-di-grosseto/|titolo=Parrocchia di San Rocco e della Beata Vergine del Carmine - Marina di Grosseto|accesso=22 febbraio 2018}}</ref> e la nuova parrocchia di [[Chiesa di San Giuseppe Benedetto Cottolengo (Grosseto)|San Giuseppe Benedetto Cottolengo]] a Grosseto, istituita l'11 settembre 1946.<ref>{{cita web|url=http://www.diocesidigrosseto.it/parrocchie/san-giuseppe-benedetto-cottolengo/|titolo=San Giuseppe Bendetto Cottolengo|accesso=22 febbraio 2018}}</ref> Nel febbraio [[1949]] eresse in parrocchia l'antica [[Chiesa di San Francesco (Grosseto)|chiesa di San Francesco]]<ref>{{cita web|url=http://www.diocesidigrosseto.it/parrocchie/san-francesco/|titolo=San Francesco d'Assisi|accesso=22 febbraio 2018}}</ref> e dette inizio al progetto di edificare una grandiosa chiesa in memoria dei caduti dei [[Bombardamento di Grosseto|bombardamenti del 1943]]: la monumentale [[Basilica del Sacro Cuore di Gesù (Grosseto)|basilica del Sacro Cuore di Gesù]] venne realizzata a partire dal [[1953]] su disegno di Ernesto Ganelli e consacrata dal vescovo Galeazzi il 26 aprile [[1958]].<ref>{{cita web|url=http://www.diocesidigrosseto.it/parrocchie/sacro-cuore/|titolo=Sacro Cuore|accesso=22 febbraio 2018}}</ref> Con decreto vescovile del 1° gennaio [[1955]] istituì le parrocchie di [[Albinia]],<ref>{{cita web|url=http://www.diocesipitigliano.it/pls/pitigliano/bd_dioc_annuario_css.singolo_ente?p_pagina=17&id_dioc=214&id_en=100&colore1=&colore2=&layout=0&rifi=&rifp=&vis=1|titolo=Parrocchia Albinia, Maria Santissima delle Grazie|accesso=22 febbraio 2018}}</ref> [[Arcille]]<ref>{{cita web|url=http://www.diocesidigrosseto.it/parrocchie/parrocchia-della-madonna-di-lourdes/|titolo=Parrocchia della Madonna di Lourdes|accesso=22 febbraio 2018}}</ref> e Polverosa,<ref>{{cita web|url=http://www.diocesipitigliano.it/pls/pitigliano/bd_dioc_annuario_css.singolo_ente?p_pagina=17&id_dioc=214&id_en=143&colore1=&colore2=&layout=0&rifi=&rifp=&vis=1|titolo=Parrocchia Polverosa, Madonna di Loreto|accesso=22 febbraio 2018}}</ref> contribuendo alla fondazione di nuovi centri a seguito della [[riforma agraria]] della Maremma. Nel [[1956]] furono erette invece le parrocchie di [[Chiesa di San Giuseppe (Bagno di Gavorrano)|San Giuseppe]] a [[Bagno di Gavorrano]]<ref>{{cita web|url=http://www.diocesidigrosseto.it/parrocchie/san-giuseppe-lavoratore/|titolo=San Giuseppe Lavoratore|accesso=22 febbraio 2018}}</ref> e di Sant'Antonio agli Olmini di [[Sticciano]].<ref>{{cita web|url=http://www.diocesidigrosseto.it/parrocchie/santantonio-abate/|titolo=Sant'Antonio Abate|accesso=22 febbraio 2018}}</ref> Si occupò anche di canoniche, di sale parrocchiali e di scuole materne, arrivando a costruirne una per ogni parrocchia.<ref name=minucci/>
Il 1° gennaio [[1960]] istituì quattro nuove parrocchie a Grosseto: Santissimo Crocifisso per il sobborgo di [[Porta Vecchia (Grosseto)|Porta Vecchia]],<ref>{{cita web|url=http://www.diocesidigrosseto.it/parrocchie/ss-crocifisso/|titolo=Santissimo Crocifisso|accesso=22 febbraio 2018}}</ref> Santa Lucia per il quartiere di [[Barbanella]],<ref>{{cita web|url=http://www.diocesidigrosseto.it/parrocchie/santa-lucia/|titolo=Santa Lucia V.M.|accesso=22 febbraio 2018}}</ref> San Carlo Borromeo per la frazione di [[Principina Terra]]<ref>{{cita web|url=http://www.diocesidigrosseto.it/parrocchie/san-carlo-borromeo/|titolo=San Carlo Borromeo|accesso=22 febbraio 2018}}</ref> e San Vincenzo de' Paoli per la località rurale Casotto dei Pescatori.<ref>{{cita web|url=http://www.diocesidigrosseto.it/parrocchie/san-vincenzo-de-paoli/|titolo=San Vincenzo de' Paoli|accesso=22 febbraio 2018}}</ref> L'ultima parrocchia istituita fu quella di Santa Maria Assunta a [[Nomadelfia]], il 1° aprile [[1962]].<ref>{{cita web|url=http://www.diocesidigrosseto.it/parrocchie/s-maria-assunta/|titolo=Santa Maria Assunta in cielo|accesso=22 febbraio 2018}}</ref>
Il 10 maggio [[1963]] fu colpito da una [[Trombosi|trombosi cerebrale]] che lo costrinse a otto anni di paralisi in ritiro nella sua villa a [[Marina di Grosseto]], lasciando la guida della diocesi all'[[amministratore apostolico]] [[Primo Gasbarri]].<ref name=minucci/> Morì il 10 agosto [[1971]] a Marina di Grosseto e fu sepolto nella cripta della [[Basilica del Sacro Cuore di Gesù (Grosseto)|basilica del Sacro Cuore di Gesù]] il 26 aprile [[1973]].<ref name=minucci/>
|