Guerra sporca: differenze tra le versioni
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|Esito = Operativo Independencia <br> Golpe argentino del 1976 <br> [[Processo di Riorganizzazione Nazionale]] <br> operazione conclusa in seguito alla [[Guerra delle Falklands]]
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[[Alleanza Anticomunista Argentina|Alleanza anticomunista argentina]] <br />'''Con il supporto di''':<br />
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=== Le ostilità e la conclusione ===
Immediatamente dopo l'insediamento della Giunta furono sospese le libertà civili e sindacali e la repressione fu diretta nei confronti della [[sinistra (politica)|sinistra]], principalmente verso i militanti del [[Montoneros|movimento montonero]] e verso i radicali, ma lo stesso rigore fu attuato verso gli appartenenti all'ERP, verso i [[Peronismo|peronisti]] e verso i guerriglieri trozkisti. Il Partito Comunista, allineato a [[Unione Sovietica|Mosca]], appoggiò il governo militare<ref>Il Partito Comunista Argentino ufficialmente riteneva che dentro la Giunta Militare al potere esistessero una corrente moderata ed una estremista e che della prima Videla fosse leader. La realtà era che l'Urss era in ottimi rapporti con il governo argentino per via del fatto che intratteneva con esso grossi scambi commerciali, in particolare riguardanti il [[grano]] [https://web.archive.org/web/20161229165001/http://www.24marzo.it/index.php?module=pagemaster&PAGE_user_op=view_page&PAGE_id=139]</ref>.
In realtà il piano repressivo perseguito dalla giunta militare era molto più esteso e radicale; le misure detentive legali erano solo una facciata esteriore, l'apparato della repressione incaricato di "annientare la sovversione" divenne completamente illegale, clandestino e basato sul sistema del sequestro dei presunti "delinquenti sovversivi" o simpatizzanti, sulla detenzione in strutture segrete delle forze armate o della polizia, sul sistematico impiego della tortura per estorcere informazioni grazie alla quali sarebbe stato possibile estendere ulteriormente l'azione "anti-sovversiva", sull'uccisione finale dei sequestrati<ref>M. Novaro, ''La dittatura argentina (1976-1983)'', p. 33.</ref>. Il sistema dei sequestri illegali e della detenzione in segreto non ebbe propriamente inizio dopo il colpo di Stato; durante il governo costituzionale c'erano già stati oltre 500 "scomparsi" (''[[desaparecidos]]''), ma con l'inizio del ''Proceso'' il piano di annientamento dell'opposizione, reale o presunta, divenne sistematico e particolarmente brutale configurandosi come un reale sistema di terrorismo di Stato. L'obiettivo del regime era estremamente radicale: sarebbero dovute essere eliminate "tutte le persone che si fosse ritenuto necessario"<ref>R. Diez, ''Vencer o morir'', pp. 225.226 e 276.</ref>. L'azione del sistema repressivo illegale ebbe inizio subito dopo il colpo di Stato e colpì i gruppi guerriglieri che, nonostante le apparenze, erano già in grande difficoltà organizzativa e politica.
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