Mino Steiner: differenze tra le versioni

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Nell'ottobre 1942 è richiamato alle armi nell'esercito a Palermo. Immediatamente dopo lo [[Sbarco in Sicilia|sbarco alleato in Sicilia]] e già prima del 25 luglio, tramite antifascisti locali (Purpura, Ramirez, [[Finocchiaro Aprile]]) entra in contatto con i servizi segreti alleati che gli affidano il comando della Missione Law.
 
Il 3 ottobre 1943<ref>Esiste una legittima incertezza circa l’esatta data dello sbarco. Sul sito internet http://uboat.net/allies/warships/ship/3442.html si legge: “''28 Sep 1943 - In the evening HMS Sickle (Lt. J.R. Drummond, DSO, DSC, RN) landed a party of two Italians near Sestri Levante, Italy (about 20 miles East of Genoa). They are Guglielmo "Mino" Steiner and Fausto Bazzi and their task is to gather information, organize antifascist resistance and the escape of Allied PoWs through Switzerland (special operation LAW).''”. - Piero Caleffi in “Si fa presto a dire fame” scrive: “''un giorno del tardo settembre l’usciere dell’ufficio mi annunziò una visita. Era Casimiro Wronowski, che mi avvertiva dell’arrivo del nipote Mino a San Michele di Pagana...''” - A sua volta Giuseppe Cirillo in “Casi e Cose” indica “''Era uno splendido pomeriggio di fine estate ....''” come giorno di incontro con Steiner e Bazzi, sempre a San Michele di Pagana. Nel diario scritto di pugno da uno dei partecipanti, Fausto Bazzi è indicata esplicitamente la data del 3 ottobre 1943; lo stesso Bazzi in alcuni appunti manoscritti indica l’incontro con Caleffi al 6 ottobre e quello con [[Eros Lanfranco]], che lo metterà in contatto con Cirillo, al 9 ottobre. Si preferisce dar credito alla memoria di Bazzi.</ref> un sommergibile inglese sbarca Mino Steiner e Fausto Bazzi al largo della costa di [[Lavagna]] con il compito di raccogliere informazioni sulle forze militari tedesche e di favorire il passaggio verso la Svizzera dei militari alleati dispersi oltre le linee.
 
A Genova, le prime reclute della Missione Law sono [[Piero Caleffi]], [[Eros Lanfranco]] ed il radiotelegrafista Cirillo.
 
A Milano riprende contatto con gli esponenti locali del Partito d'Azione, al quale aderisce, e si impegna nella diffusione della stampa clandestina. Con Mario Paggi, Antonio Basso, Carlo E. Galimberti, [[Gaetano Baldacci]] ed altri, mette in cantiere un giornale di cultura politica aperto a tutte le idee antifasciste che sarà “Lo Stato Moderno”: non ne potrà vedere l'uscita del primo numero clandestino nel luglio 1944.