Castello Orsini-Colonna: differenze tra le versioni

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Nel 1722 il ''[[Signore (titolo nobiliare)|signore]]'' di Avezzano, Don Fabrizio Colonna giunse nel suo palazzo baronale, accompagnato dalla moglie Donna Caterina Salviati. Come da cerimoniale, fu accolto dai vassalli del contado con "''iscrizioni poste sopra gli archi eretti nelle vie in onore del principe, le poesie latine e greche e gli altri scritti composti in occasione dell'avvenimento"''. Gli amministratori di Avezzano, in segno di omaggio, gli donarono regalie di ogni genere e furono ricevuti nel castello dal 17 settembre al 15 ottobre dello stesso anno<ref name="D'Amore48">{{Cita|D'Amore||D'Amore, 1998}}, pag.48</ref>.
 
Rimase in mano alla famiglia [[Colonna (famiglia)|famiglia Colonna]] fino all'[[feudalesimo|abolizione dei feudi]] avvenuta nel [[1806]]. In questo periodo risultava molto utilizzato un [[teatro]] sotterraneo del castello, con probabile ingresso laterale nel fossato che i signori Colonna, generosi nei secoli con gli avezzanesi, concedevano di buon grado ai cittadini<ref name="Di Domenico28">{{Cita|Di Domenico||Di Domenico, 2002}}, pag.28</ref>
Il viaggiatore ed artista inglese [[Edward Lear]] nel suo diario di viaggio, intitolato ''Illustrated Excursions in Italy'', pubblicato a [[Londra]] nel 1846, riportò un disegno del maniero corredando così i testi dell'opera che riportavano i resoconti dei suoi viaggi in Abruzzo affrontati tra il luglio 1843 e l'ottobre 1844<ref>{{cita web|url=http://www.regione.abruzzo.it/xCultura/index.asp?modello=paesaggioArAQ&servizio=xList&stileDiv=monoLeft&template=intIndex&b=menuPaeA2552&tom=552|titolo=Edward Lear, Il castello di Avezzano|editore=Regione Abruzzo|accesso=}}</ref>.