Storia della Repubblica Italiana: differenze tra le versioni

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Il 17 febbraio 2014, a seguito delle dimissioni irrevocabili di [[Enrico Letta]], il segretario del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] [[Matteo Renzi]] viene investito dal Presidente della Repubblica [[Giorgio Napolitano]] del mandato esplorativo per formare un nuovo governo<ref>{{cita web|url=http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Comunicato&key=16216|titolo=Il Presidente Napolitano ha conferito l'incarico al dottor Matteo Renzi|editore=Quirinale.it|data=17 febbraio 2014|accesso=17 febbraio 2014}}</ref>.
 
Il 18 e 19 febbraio [[2014]] il [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|presidente del Consiglio incaricato]] svolge le consultazioni con i gruppi parlamentari.<ref>{{Cita web|url = http://www.asca.it/news-Governo__alle_10_al_via_le_consultazioni_di_Renzi__Ecco_il_calendario-1364984-BRK.html|titolo = Al via le consultazioni di Renzi. Ecco il calendario.|editore = [[Agenzia stampa cattolica associata|ASCA]]|data = 18 febbraio 2014|accesso = 19 febbraio 2014|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140304143124/http://www.asca.it/news-Governo__alle_10_al_via_le_consultazioni_di_Renzi__Ecco_il_calendario-1364984-BRK.html|dataarchivio = 4 marzo 2014}}</ref> Il 21 febbraio [[2014]] Matteo Renzi si reca al Quirinale, dove scioglie la riserva e presenta la lista dei ministri che comporranno il suo governo. Il giorno successivo il [[Governo Renzi]] presta giuramento<ref>[http://www.corriere.it/politica/14_febbraio_22/governo-renzi-giuramento-1130-lunedi-fiducia-camera-senato-8517afbe-9b97-11e3-87f4-ff088781357a.shtml Renzi ha giurato, è ufficialmente premier - Ma lunedì deve ottenere la fiducia dal Senato]</ref>. Il 25 febbraio [[2014]] il [[Governo Renzi]] ha ottenutoottiene la [[Fiducia parlamentare|fiducia]] prima del [[Senato della Repubblica]] (con 169 voti favorevoli e 139 contrari)<ref>[http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=hotresaula&id=1&mod=1393292268000&part=doc_dc-ressten_rs-gentit_rdv&parse=no&stampa=si&toc=no Senato della Repubblica: Resoconto della seduta n. 197 del 24/02/2014]</ref>, poi della [[Camera dei deputati]] (con 378 voti favorevoli, 220 contrari e 1 astenuto).<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/politica/14_febbraio_25/ok-senato-adesso-camera-tweet-renzi-7-mattino-2a9c68f2-9dec-11e3-a9d3-2158120702e4.shtml|titolo=Renzi alla Camera: abbiamo un’unica chance Passa la fiducia con 378 sì e 220 no|accesso=25 febbraio 2014}}</ref> Il 14 gennaio [[2015]] [[Giorgio Napolitano]] ha rassegnatorassegna le dimissioni da [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica]]<ref>{{cita web
|autore=
|url= http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2015/01/14/quirinale-la-corsa-al-colle.-e-il-giorno-delle-dimissioni-di-napolitano_623d1f41-2817-433e-be17-d633bd3f4098.html
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|data= 31 dicembre 2014
|accesso= 14 gennaio 2015
}}</ref> Il 31 gennaio [[2015]], il [[Parlamento della Repubblica Italiana|Parlamento]] in seduta comune ha elettoelegge [[Sergio Mattarella]] [[Presidente della Repubblica Italiana]], al quarto scrutinio con 665 voti<ref name="presidente">{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/speciali/politica/elezioni-presidente-repubblica-edizione2015/2015/01/31/news/quirinale_quarta_votazione-106185169/?ref=HREA-1|pubblicazione=Repubblica.it|titolo=Mattarella eletto al Quirinale con 665 voti: è lui il nuovo presidente della Repubblica|data=31 gennaio 2015|accesso=31 gennaio 2015}}</ref>.
 
Il 4 dicembre [[2016]], in seguito alla vittoria del No nel [[Referendum costituzionale del 2016 in Italia|Referendum costituzionale]], il premier [[Matteo Renzi]] annuncia le dimissioni.