Storia della Repubblica Italiana: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m →‎Le elezioni del 2013: il governo Letta: levo dei "nuovo" sovrabbondanti
Riga 516:
Il 1º ottobre Enrico Letta respinge le dimissioni dei ministri del [[Il Popolo della Libertà|Popolo della Libertà]] [[Angelino Alfano]], [[Nunzia De Girolamo]], [[Beatrice Lorenzin]], [[Maurizio Lupi]], [[Gaetano Quagliariello]].<ref>[http://www.agi.it/politica/notizie/201310012041-pol-rt10434-letta_respinge_dimissioni_ministri_pdl_vado_avanti_no_trattive Letta respinge dimissioni ministri Pdl."Vado avanti, no trattive"] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131004061510/http://www.agi.it/politica/notizie/201310012041-pol-rt10434-letta_respinge_dimissioni_ministri_pdl_vado_avanti_no_trattive |data=4 ottobre 2013 }}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.governo.it/Notizie/Palazzo%20Chigi/dettaglio.asp?d=73104|titolo=Respinte dimissioni ministri}}</ref> Il 2 ottobre [[2013]] il premier [[Enrico Letta]] riferisce in mattinata al [[Senato della Repubblica]] sulla questione di fiducia. Il [[Popolo della libertà]], dopo l'annuncio della nascita di gruppi autonomi di parlamentari PdL (capitanati da [[Angelino Alfano]], [[Fabrizio Cicchitto]] e [[Gaetano Quagliariello]]) favorevoli alla questione di fiducia, ritorna sulle sue posizioni e decide, diversamente da quanto stabilito nelle ore precedenti, di votare la fiducia al governo. A Palazzo Madama, presenti 305 senatori su 321, il governo ottiene la fiducia con 235 sì ([[Partito Democratico (Italia)|PD]], [[Il Popolo della Libertà|PdL]], [[Scelta Civica|SC]], [[Unione di Centro (2008)|UdC]], [[Grande Sud (partito)|GS]], [[Il Megafono - Lista Crocetta|Il Megafono]] e [[Per le Autonomie]]: [[Sudtiroler Volkspartei|SVP]]-[[Union Valdotaine|UV]]-[[Partito Autonomista Trentino Tirolese|PATT]]-[[Unione per il Trentino|UPT]]-[[Partito Socialista Italiano (2007)|PSI]]-[[Movimento Associativo Italiani all'Estero|MAIE]]), 70 no ([[Movimento 5 Stelle|M5S]], [[Sinistra Ecologia e Libertà|SEL]] e [[Lega Nord|Lega]]), e nessun astenuto su 305 votanti<ref>[http://www.repubblica.it/politica/2013/10/02/news/governo_letta_fiducia_in_senato-67704336/?ref=HREA-1 Berlusconi si arrende, Letta ottiene fiducia. Napolitano: "Ora basta giochi al massacro"] repubblica.it</ref>. Votano favorevolmente anche gli ex [[Movimento Cinque Stelle]] passati al [[Gruppo Misto]]: [[Fabiola Anitori]], [[Adele Gambaro]], [[Paola De Pin]] e [[Marino Mastrangeli]]<ref>[http://www.repubblica.it/politica/2013/10/02/news/governo_letta_fiducia_in_senato-67704336/?ref=fbpr Letta ottiene fiducia, Berlusconi si arrende - Pd: "Vuole nascondere sconfitta politica"]</ref>; ed i tre [[Senatore a vita (ordinamento italiano)|senatori a vita]] presenti in aula: [[Mario Monti]], [[Elena Cattaneo]] e [[Carlo Rubbia]]. In serata anche la [[Camera dei deputati]], presenti 597 deputati su 630, conferma la fiducia al governo con 435 sì (PD, PdL, SC, UdC, [[Centro Democratico (Italia)|CD]], [[Partito Socialista Italiano (2007)|PSI]]-[[Partito Liberale Italiano (1997)|PLI]], [[Movimento Associativo Italiani all'Estero|MAIE]]-[[Alleanza per l'Italia|ApI]] e [[Minoranze linguistiche]]) e 162 no (M5S, SEL, Lega e [[Fratelli d'Italia - Centrodestra Nazionale|Fratelli d'Italia]])<ref>[http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=182114 Rainews 24, Berlusconi cede: sì al Governo]</ref>.
 
[[File:Matteo Renzi crop.png|thumb|upright=0.7|left|[[Matteo Renzi]], vince le [[Elezioni primarie del Partito Democratico del 2013 (Italia)|elezioni primarie del Partito Democratico]], divenendo il nuovo segretario del Partito. A febbraio 2014, diviene il nuovo Presidente del Consiglio succedendo a Enrico Letta.]]
 
Il 16 novembre [[2013]] il Consiglio Nazionale del [[Popolo della Libertà]] e [[Silvio Berlusconi]], approvano la sospensione delle attività del PdL e il rilancio di [[Forza Italia (2013)|Forza Italia]]<ref>[http://www.corriere.it/politica/13_novembre_16/addio-pdl-in-frantumi-rinasce-forza-italia-0d58c8fc-4e97-11e3-80a5-bffb044a7c4e.shtml L'addio al Pdl (in frantumi), rinasce Forza Italia]</ref>, al nuovo partito però non aderiscono le cosiddette ''Colombe'' del PdL, la corrente guidata da [[Angelino Alfano]]<ref>[http://www.corriere.it/politica/13_novembre_15/alfano-lupi-palazzo-grazioli-549e161a-4dff-11e3-a50b-09fe1c737ba4.shtml Il gran rifiuto di Alfano: «Non aderiamo a Forza Italia, pronti i nuovi gruppi»]</ref>, che forma il [[Nuovo Centrodestra]]<ref>{{cita web|url=http://www.avvenire.it/Politica/Pagine/alfano-annuncia-la-scissione.aspx|titolo=Berlusconi lancia Forza Italia E Alfano il Nuovo Centrodestra}}</ref> continuando a sostenere il Governo Letta.