Lelio Basso: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m +altri progetti
Fix link
Riga 93:
Dopo lunghi, segreti preparativi, fu presente a Milano alla fondazione del [[Movimento di Unità Proletaria]] (MUP) il 10 gennaio [[1943]]<ref>Cfr. Andrea Becherucci, ''Soprattutto socialista'', in ''[[Mondoperaio]]'', n° 10, 2014, p. 63.</ref>. Il gruppo dirigente del movimento era formato da Basso, [[Lucio Mario Luzzatto|Lucio Luzzatto]], [[Roberto Veratti]] e Umberto Recalcati.
 
Alla luce dell'esperienza maturata in quegli anni, a livello storiografico avrebbe poi proposto "una definizione della [[Resistenza italiana]] mirante a sottolineare il momento di diretta assunzione della responsabilità storica da parte delle masse popolari nel <volontariato di massa>> che la Resistenza per la prima volta realizza nella storia italiana. Questo rilievo rimanda per un verso alla valutazione dei rapporti fra la Resistenza e la precedente storia italiana, in particolare il [[Risorgimento]], per un altro alla correlazione fra la Resistenza italiana e le forze operanti nella coalizione antihitleriana durante la seconda guerra mondiale"<ref>Ernesto Ragionieri, ''La Conferenza di Varsavia sul carattere nazionale e internazionale della Resistenza'', Studi Storici, Anno 3, No. 2 (Apr. - Jun., 1962), p. 446.</ref>.
Alla luce dell'esperienza maturata in quegli anni, a livello storiografico avrebbe poi proposto "una definizione della [[Resistenza]] italiana mirante
a sottolineare il momento di diretta assunzione della responsabilità storica
da parte delle masse popolari nel <volontariato di massa>> che la Resistenza
per la prima volta realizza nella storia italiana. Questo rilievo rimanda per
un verso alla valutazione dei rapporti fra la Resistenza e la precedente storia italiana, in particolare il [[Risorgimento]], per un altro alla correlazione fra la Resistenza italiana e le forze operanti nella coalizione antihitleriana durante la seconda guerra mondiale"<ref>Ernesto Ragionieri, ''La Conferenza di Varsavia sul carattere nazionale e internazionale della Resistenza'', Studi Storici, Anno 3, No. 2 (Apr. - Jun., 1962), p. 446.</ref>.
 
=== La nascita del PSIUP ===
Line 113 ⟶ 109:
Assemblea Costituente" (S. Merlini, «I partiti politici, il metodo
democratico e la politica nazionale», in Associazione italiana dei costituzionalisti Annuario 2009, I Partiti
politici, Napoli, Jovene, 2009, p. 62, ss.).</ref>: "il costituente socialista appare profondamente convinto che la Carta costituzionale democratica debba riconoscere ai [[partiti politici]], che « nelle votazioni pubbliche avessero raccolto non meno di cinquecentomila voti », attribuzioni di carattere costituzionale.<ref>Elisabetta Canitano, ''BASSOBasso, [[MORTATICostantino Mortati|Mortati]] Ee ILil PROBLEMAproblema DEIdei PARTITIpartiti POLITICIpolitici ALLAalla COSTITUENTECostituente. Due chiavi di lettura a confronto'', Il Politico, Vol. 63, No. 1 (184) (GENNAIO-MARZO 1998), p. 35.</ref>.
 
In sede di [[Assemblea costituente italiana|Assemblea costituente]] si oppose alla tesi della continuità dell'ordinamento
Line 157 ⟶ 153:
Sedette nel [[Tribunale Russell]], il tribunale internazionale creato e presieduto da [[Bertrand Russell]] per giudicare i [[crimini di guerra]] statunitensi commessi nella [[guerra del Vietnam]].
 
Nel 1973 lavorò per costituire un secondo Tribunale Russell per esaminare la [[repressione]] portata avanti in [[America Latina]]: i suoi contatti con il partito di [[Salvador Allende]] datavano da molti anni e, proprio agli inizi di quell'anno, era stato in [[Cile]] alla testa di una delegazione di giuristi composta, tra l'altro, da [[Salvatore Senese]], [[Guido Calvi (politico)|Guido Calvi]] e [[Gino Giugni]]<ref>Andrea Mulas, Pablo D. Eiroa, ''Lelio Basso, el Istituto per lo Studio della Società Contemporanea (ISSOCO), de Italia, y el Centro de Estudios sobre la Realidad Nacional (CEREN), de Chile'', Guaraguao, Año 8, No. 19, Diálogo sobre tolerancia y violencia (Winter, 2004), pp. 77-86.</ref>.
 
Lavorò inoltre per fondare il [[Tribunale Permanente dei Popoli]] (costituito dopo la sua morte, nel 1979)<ref>Edmond JOUVE, ''DU TRIBUNAL DE NUREMBERG AU TRIBUNAL PERMANENT DES PEUPLES'', Politique étrangère, Vol. 46, No. 3 (septembre 1981), pp. 669-675.</ref>. Nel 1973 fondò inoltre la "Fondazione Lelio e Lisli Basso" a Roma<ref>Fiamma Lussana, ''Politica e cultura negli anni Settanta: L'Istituto Gramsci, la Fondazione Basso, l'Istituto Sturzo'', Studi Storici, Anno 42, No. 4, L'Italia repubblicana negli anni Settanta (Oct. - Dec., 2001), pp. 885-928.</ref> e, nel 1976, la "Fondazione Internazionale" e la "Lega Internazionale per i Diritti e la Liberazione dei Popoli".