Proclamazione del Regno d'Italia: differenze tra le versioni

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Il 18 febbraio [[1861]]<ref>Nel passato era il 18 febbraio ad essere considerata ''data della proclamazione''. Si veda, ad esempio, il commento a Giosuè Carducci, ''Tutte le poesie'' [http://www.classicitaliani.it/carducci/poesia/Levia_Gravia_Bietti.htm]</ref>, si riunì a [[Torino]], presso [[Palazzo Carignano]], già sede del [[Parlamento Subalpino]], il nuovo Parlamento che già si definiva ''italiano'', pur numerandosi come VIII legislatura, continuando così la numerazione delle legislature del [[Regno di Sardegna]]. La [[Camera dei deputati]] comprendeva anche parlamentari eletti nelle ''"nuove provincie"'', mentre il [[Senato del Regno d'Italia|Senato]], non eletto ma di nomina regia, era stato integrato con nomine di senatori provenienti dalle diverse zone d'Italia.
 
L'apertura della nuova legislatura avvenne con il discorso della Corona<ref>[[s:Pagina:Atti del parlamento italiano (1861).djvu/2|Discorso della corona]]</ref><ref>Articolo de la Repubblica con una cronaca immaginaria del Discorso della corona</ref> pronunciato dadal Re. Il Senato nella risposta votata il 26 febbraio parlava esplicitamente di ''nuovo regno''<ref>[[s:Pagina:Atti del parlamento italiano (1861).djvu/3|risposta Senato]]</ref>. La Camera dei deputati nel discorso di risposta a [[Vittorio Emanuele II|Vittorio Emanuele]], redatto dall'onorevole [[Giuseppe Ferrari (filosofo)|Giuseppe Ferrari]] e datato 13 marzo [[1861]] già dichiarava che:
{{citazione|i suffragi di tutto un popolo pongono sul vostro capo benedetto dalla Provvidenza la corona d’Italia}}