Brunoro della Scala: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Brunoro della Scala<ref>
Troviamo il padre Guglielmo con Brunoro e i suoi fratelli a Verona nel [[1404]] appena riconquistata ai [[Visconti]], con l'aiuto dei [[Da Carrara]] signori di Padova. In quella impresa Brunoro si segnalò per il suo valore e venne fatto cavaliere da [[Francesco Novello da Carrara]]. Il padre Guglielmo morì lo stesso anno e Brunoro e i suoi fratelli Antonio, Paolo e Fregnano diventarono cosignori di Verona.
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I Carraresi chiesero quindi aiuto agli alleati Scaligeri per la riconquista di Vicenza, in mano veneziana. Ma Brunoro e gli altri della Scala non poterono prestare soccorso, perché il castello di Verona era ancora in mano ai milanesi. Perciò i da Carrara, persa fiducia nei loro confronti, e avuta conferma di trattative degli Scaligeri con i veneziani, li imprigionarono con un sotterfugio, conquistando poi Verona: fu così che terminò per sempre la signoria scaligera sulla città.
Imprigionati a [[Monselice]], i della Scala furono liberati dai Veneziani e da lì cominciò il loro definitivo esilio, dapprima a [[Trento]] e poi molto spesso in [[Germania]], dove dimorava la loro madre.
In particolare Brunoro fu spesso nel seguito dell'imperatore [[Sigismondo di Lussemburgo]], per il quale compì numerose visite diplomatiche presso vari principi italiani, sempre con l'obbiettivo ultimo di riconquistare Verona e Vicenza ai Veneziani. Dal canto sua [[Venezia]] dapprima cercò un accordo diplomatico, offrendo compensazioni in denaro, rifiutate da Brunoro, poi in seguito i Veneziani misero una forte taglia su di lui e organizzarono diversi tentativi per assassinarlo, tutti andati a vuoto.
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==Bibliografia==
* {{cita libro|Pompeo|Litta|Famiglie celebri d'Italia. Scaligeri di Verona|1835|Torino|cid=cidLitta}} {{NoISBN}}.
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Portale|biografie|storia}}
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