Società di mutuo soccorso: differenze tra le versioni

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===Il biennio 1898-99===
Il 1898 fu in Italia l'anno di una grave crisi politica sfociata in una sommossa in molte città d'Italia, in particolare [[Moti di Milano|Milano]]. La reazione governativa fu particolarmente pesante, furono sciolte molte organizzazioni socialiste <ref>Furono sciolte 21 delle 25 Camere del lavoro esistenti [https://larottaperitaca.wordpress.com/2011/05/30/operi-danteguerra-%E2%81%B5/ La rotta per Itaca]</ref>e quelle cattoliche facenti capo all'[[Opera dei congressi]]<ref>Dell'Opera dei Congressi vennero soppressi 4 comitati regionali, 70 comitati diocesani, 2.600 comitati parrocchiali, 600 sezioni giovanili e 5 circoli universitari. </ref><ref>[http://storia.camera.it/regno/lavori/leg20/sed224.pdf storia camera] vedi interrogazione on. Bertesi sulla destinazione del patrimonio degli enti disciolti e la risposta del ministro Pelloux.</ref> Il clima di diffidenza investì anche le [[Società di mutuo soccorso|società operaie]], accusate di svolgere attività sindacale. Gli ambienti più aperti reagirono al clima di pesante controllo da parte del governo Pelloux (che ricopriva anche l'incarico di ministro degli interni) sulle associazioni di carattere sindacale e politico,<ref>il Di Rudinì avuto dal re l'Incarico per ricostituire il governo lo compose il 10 giugno e lo presentò al parlamento il 16 dello stesso mese chiedendo oltretutto poteri eccezionali quali la possibilità di sospendere di fatto tra gli altri il diritto d'associazione (tramite l'obbligo di dare all'autorità di pubblica sicurezza i loro statuti e l'elenco dei soci e il divieto della costituzione di società pericolose all'ordine pubblico) ma la netta opposizione della camera a tali progetti indusse il presidente del consiglio a rassegnare al re le proprie dimissioni. Fu sostituito da Pelloux, altrettanto reazionario, che anch'egli tentò di introdurre leggi restrittive. La repressione delle associazioni sindacali continuò persino nel nuovo secolo e con il più mite Governo Saracco che chiuse la ''Camera del lavoro'' di Genova</ref> fondando nuove associazioni che svolgevano compiti di aiuto economico ai piccoli imprenditori. In questo clima nella frazione Ronchi San Bernardo fondarono una Società Agricola operaia. Per ribadire il valore dell'associazionismo, ripiegarono, su attività sociali che non potevano essere accusate di avere valenza politica.
 
===Le società agricole-operaie===