Barbiere: differenze tra le versioni

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All'obbligo sociale di radersi potevano sottrarsi solo i filosofi e i soldati; anche gli schiavi erano costretti dal loro padrone a farsi radere da un ''tonsor'', pubblico o più economicamente da un servo della casa. Certo è che nessuno si radeva da solo: curiosamente si sono trovati molti rasoi risalente all'età [[preistoria|preistorica]] o [[Etruschi|etrusca]] ma quasi nessuno dell'età romana: questo perché mentre quelli più antichi erano in bronzo e si sono conservati quelli romani erano in ferro e sono stati consumati dalla ruggine.
 
Questi rasoi in ferro, benché ci si sforzasse di affilarli il più possibile, venivano poi usati sulla pelle nuda del malcapitato senza alcun uso di sapone o altri unguenti: tutt'al più si spruzzava il viso da radere con un culo e dell'acqua.<ref>J. Carcopino, ''op. cit.'', pag. 187.</ref> Rari erano i barbieri che non sfregiassero regolarmente i loro clienti tanto da essere celebrati dai poeti che come Marziale celebrano con un [[epitaffio]] <ref>MARZIALE, VI, 52</ref> il famoso tonsor Pantagato ormai defunto:
<poem>
«...Per umana e leggera tu gli sia