Théodore Chassériau: differenze tra le versioni

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Quando Ingres venne nominato, nel [[1834]] direttore di [[Villa Medici]] a [[Roma]], Chassériau seguì il maestro in questa trasferta biennale.
 
Rientrato a Parigi, espose al ''Salon'' in un momento creativo di sintesi tra il [[classicismo (arte)|classicismo]] di Ingres ed il romanticismo di [[Eugène Delacroix]], affermandosi nel [[1838]] con la ''Venere anadiomene''. Le sue grandi pitture murali influenzarono molto il giovane [[Puvis de Chavannes]].
 
I suoi lavori della prima maturità furono ''Susanna e i vecchi'' e ''Venere'' del [[1839]], ''Diana sorpresa da Atteone'' e ''Andromeda sulle rocce'' del [[1840]], nei quali elaborò un suo gusto ed un suo ideale nella raffigurazione dei nudi femminili, che evidenziarono un lento distacco dalla castigatezza di Ingres ed un maggiore accostamento alla sensualità romantica di Delacroix.<ref name="M">"Le Muse", De Agostini, Novara, 1965, Vol.III pag.237</ref>