Telemilano: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 48:
Nel [[1975]] il [[Parlamento]] approvò la legge di riordino del sistema radiotelevisivo a seguito della sentenza della Corte costituzionale dell'anno precedente. In parlamento, le forze che difendevano il monopolio pubblico erano ancora preponderanti, perciò la legge tentò di circoscrivere gli spazi per l'emittenza privata. La nuova norma stabilì che i privati potessero operare solo nell'ambito di un comune o di zone con non più di 150.000 abitanti; inoltre ogni cablatura poteva essere utilizzata da un solo concessionario televisivo<ref>{{cita web|url=http://www.agcom.it/L_naz/l103_75.htm|titolo=Copia archiviata|accesso=7 marzo 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090302130205/http://www.agcom.it/L_naz/l103_75.htm|dataarchivio=2 marzo 2009|urlmorto=sì}}</ref>. Milano Due era invece cablata con cavo coassiale multicanale.
 
Nel [[1976]] la Corte costituzionale autorizzò con una nuova sentenza le televisioni private a trasmettere anche via etere, purché rimanessero sempre in ambito locale e questo determinò il passaggio delle trasmissioni dal cavo all'etere, tecnologia molto più economica in quanto non necessitava della cablatura. Telemilanocavo, iniziando a trasmettere via etere, nel 1978<ref name=Falabrino98>Gian Luigi Falabrino, ''Pubblicità serva padrona'', Milano, Sole 24 Ore, 1989, pag. 98</ref>, assunse la denominazione di Telemilano.
 
===La gestione Berlusconi===
Perciò fiorì un elevato numero di iniziative concorrenti, con un conseguente frazionamento dei ricavi pubblicitari. In un quartiere dove tutto inizialmente apparteneva all'[[Edilnord]], anche Telemilanocavo era sua affittuaria e, con il passare del tempo, gli affitti non pagati si accumularono e Properzj, abbandonato da Moretti che si era trasferito in [[Sud America]], dopo pochi mesi decise di cedere l'emittente a Berlusconi<ref>{{cita web|url=http://www.linkiesta.it/it/article/2015/03/08/storia-di-canale-5-che-costo-a-berlusconi-solo-una-lira/24971/|titolo=Storia di Canale 5 che costò a Berlusconi solo una lira|accesso=22 febbraio 2018}}</ref>. Il prezzo di cessione fu stabilito in una lira<ref name="Intervista a Giacomo Properzj">''Intervista con Giacomo Properzj'', fondatore di Telemilanocavo, a cura di R.E., «La Voce di Milano».</ref><ref>La valutazione di una sola lira è quello che in diritto romano si diceva ''[[Nummo uno]]'', cioè un prezzo simbolico.</ref> oltre all'assunzione dei debiti. Non esisteva allora un vero e proprio mercato dei canali televisivi privati, ma le situazioni analoghe, anche in [[Lombardia]], avevano visto valutazioni fatte su parametri totalmente differenti.
 
L'emittente subentrò alla televisione in lingua inglese ''TVI Television International of Milan - Tv One''<ref>sede in Via Faruffini 25, direttore responsabile Guido Carracino, titolare della Guicar, nota azienda di produzioni audiovisive</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.unapost.it/news/item/33-qui-entri-e-non-hai-pi%C3%B9-bisogno-di-uscire-fino-al-prodotto-finito-aldo-dalessio-guicar|titolo="Qui entri e non hai più bisogno di uscire fino al prodotto finito". Aldo Dalessio, Guicar|sito=www.unapost.it|accesso=24 gennaio 2017}}</ref>, che a sua volta era succeduta a [[Ponteco]] - società che ripeteva il segnale di [[Tele Capodistria]] a Milano dall'Hotel Michelangelo dal 1975. Poiché trasmetteva con la frequenza [[Ultra high frequency|UHF]] 58, assunse poi il nome di [[Telemilano 58]], diventando il nucleo centrale del settore televisivo della Fininvest e con tal nome sarà inaugurata ufficialmente il 7 settembre [[1978]].