Contraddizione: differenze tra le versioni
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In Logica si parla di '''contraddizione''' quando si identifica una proposizione con il suo contrario, ovvero se si considera una proposizione logica ''attualmente'' identica al proprio opposto. Possiamo descrivere una semplice contraddizione con l'identità A = ¬A. Ad esempio: "il bianco è identico al nero".
Il principio di non-contraddizione soggiace a qualsiasi tipo di logica; rappresenta infatti la garanzia minima di coerenza di ogni affermazione o inferenza. Il vincolo di validità del principio di non-contraddizione, che tradizionalmente è sempre incluso tra i fondamenti della logica (come nel caso della logica sillogistica, o aristotelica), sopravvive anche laddove venga negato l'altro grande principio della logica tradizionale, ovvero quello del terzo escluso (come avviene, ad esempio, nella [[Logica fuzzy]]).
Qualora un'inferenza logica metta in luce una contraddizione interna ad essa, si parla di ''paradosso''.
La contraddizione può anche indicare un'affermazione che è ''sempre falsa'', indipendentemente dal valore di verità delle proposizioni che la compongono; in questa accezione essa è l'opposto della [[Tautologia]]. Un esempio banale di contraddizione in questo senso è dato da ( A ∧ ¬A ). Ad esempio: "piove ''e'' non piove".
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