Giornale del Sud: differenze tra le versioni

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== Storia ==
=== La gestione Fava ===
Nel [[1980]] la direzione del giornale, fondato dall'imprenditore catanese Giuseppe Recca,<ref name=Politano>Luigi Politano, Luca Ferrara, ''Pippo Fava. Lo spirito di un giornale'', Round Robin Editrice, 2010</ref> fu affidatoaffidata a [[Pippo Fava]], ex [[caporedattore]] dell'''[[Espresso sera]]''. Il giornalista palazzolese creò un gruppo [[redazione|redazionale]] ex novo, affidandosi a giovani ed inesperti [[cronisti]] improvvisati. Tra di essi figuravano il figlio [[Claudio Fava|Claudio]], [[Riccardo Orioles]], [[Michele Gambino]], [[Antonio Roccuzzo]], [[Elena Brancati]], [[Beppe Costa]], Rosario Lanza. A Franco La Magna venne affidato il settore culturale (il cosiddetto "paginone").
 
Pippo Fava fece del ''Giornale del Sud'' un [[quotidiano]] coraggioso. L'11 ottobre [[1981]] pubblicò ''Lo spirito di un giornale'', un articolo in cui chiariva le linee guida che faceva seguire alla sua redazione: basarsi sulla [[verità]] per «''realizzare [[giustizia]] e difendere la [[libertà]]''»<ref>Giuseppe Fava. ''[http://www.girodivite.it/Lo-spirito-di-un-giornale-di-Pippo.html Lo spirito di un giornale]''. «Giornale del Sud», 11 ottobre 1981.</ref>. Fu in quel periodo che si riuscì a denunciare le attività di [[Cosa nostra]], attiva nel capoluogo etneo soprattutto nel [[traffico di droga|traffico]] della [[droga]].
 
Per un anno il ''Giornale del Sud'' continuò senza soste il suo lavoro. Il tramonto della gestione Fava fu segnato da tre avvenimenti: la sua avversione all'installazione di una [[base missilistica]] a [[Comiso]] (poi effettivamente realizzata), la sua presa di posizione a favore dell'arresto del boss [[Alfio Ferlito]] e l'arrivo di una nuova cordata di [[imprenditore|imprenditori]] al giornale, tra cui figuravano [[Salvatore Lo Turco]], [[Gaetano Graci]], [[Giuseppe Aleppo]], [[Salvatore Costa]], personaggi molto influenti nella politica catanese.
 
Inoltre erano iniziati gli atti di forza contro la rivista. Venne organizzato un [[attentato]], a cui Fava scampò, con una [[Bomba (ordigno)|bomba]] contenente un [[chilogrammo|chilo]] di [[tritolo]]. In seguito, la prima pagina del ''Giornale del Sud'' che denunciava alcune attività di [[Alfio Ferlito|Ferlito]] fu sequestrata prima della stampa e censurata, mentre il direttore era fuori. DiL'11 ottobre a[[1981]] pocoFava pubblicò ''Lo spirito di un giornale'', un articolo in cui chiariva le linee guida che faceva seguire alla sua redazione: basarsi sulla [[verità]] per «''realizzare [[giustizia]] e difendere la [[libertà]]''»<ref>Giuseppe Fava. ''[http://www.girodivite.it/Lo-spirito-di-un-giornale-di-Pippo.html Lo spirito di un giornale]''. «Giornale del Sud», 11 ottobre 1981.</ref>. Qualche giorno dopo, Pippo Fava venne licenziato e la direzione del quotidiano fu affidata al vice direttore Umberto Bassi.<ref name=Politano>Luigi Politano, Luca Ferrara, ''Pippo Fava. Lo spirito di un giornale'', Round Robin Editrice, 2010</ref>
 
=== Il dopo-Fava ===