Suardi (famiglia): differenze tra le versioni

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Plevano fu castellano della [[Cittadella viscontea|Cittadella di Bergamo]] nel [[1405]], mentre Scipione fu castellano a [[Trescore Balneario]], dove ora sorge la villa intitolata alla famiglia. Nel [[1449]] Francesco fu podestà a [[Treviglio]].
 
Nel [[1517]] ebbe origine il casato dei ''Secco Suardo'', a partire da [[Maria Secco Suardo]], figlia di Socino Secco e data in sposa a [[Lodovico Suardi]]. Il doppio cognome era dovuto a questioni di eredità che Socino Secco lasciò, a patto che il suo cognome fosse tramandato in aggiunta a quello del genero<ref>{{cita libro|titolo=La casa della Misericordia|autore=Andreina Franco Loiri Locatelli|editore=La Rivista di Bergamo|p.=81}}</ref>.
 
Di questo casato si ricordano Giovanni noto restauratore, e Paolina Secco Suardo, meglio conosciuta con lo pseudonimo di [[Lesbia Cidonia]] nei suoi componimenti risalenti al [[XVIII secolo]]. Il padre Bartolomeo e la madre furono anch'essi letterati, ma meno noti della figlia. Al riguardo il [[Lorenzo Mascheroni|Mascheroni]] compose un ''Invito a Lesbia Cidonia'', un [[poemetto didascalico]] in versi sciolti che ebbe una grande celebrità.